Un proprietario di una casa turistica in questa città nel sud di Tenerife può aver guadagnato più di 14.300 euro questa estate!
Costa Adeje è la destinazione nelle isole Canarie dove il proprietario di una casa turistica fa più soldi in estate: non meno di 14.328 euro nei mesi estivi!
Secondo un’analisi di HomeAway, un esperto di affitto vacanza, dei profitti che un proprietario di case vacanza può fare nelle isole Canarie sulla base delle destinazioni più popolari dello scorso anno, questa città del sud di Tenerife è la più redditizia per i proprietari di case vacanza, il che lo rende anche uno dei luoghi più costosi per affittare un appartamento a lungo termine.
Infatti, l’affitto mensile per un proprietario di un appartamento in Costa Adeje quest’estate è stimato a 4.776 euro (NdR credo che abbiano fatto una media mettendoci dentro ville e adosados affittati a settimane).
D’altra parte, la destinazione dove i proprietari guadagnano meno è a Los Cristianos, 1.989 euro al mese, che non è male.
(NdR qui credo che non abbiano potuto conteggiare tanti affittuari italiani…)
Altre destinazioni dove i profitti sono tra i 4.000 e i 3.000 euro al mese in estate sono Tías, a Lanzarote, Playa Blanca, sempre a Lanzarote, e San Bartolomé de Tirajana, a Gran Canaria.
Lo studio uniforma anche i guadagni per isole, e si scopre che Lanzarote è dove un proprietario di casa turistica guadagna di più in estate (8.328 euro), mentre La Palma è l’isola dove si guadagna meno (5.745 euro).
Questi dati riflettono l’attuale situazione del mercato immobiliare nelle isole e in tutta la Spagna con un aumento dei prezzi di affitto che sta portando molte persone a optare per l’acquisto piuttosto che l’affitto.
Infatti, al fine di evitare che questo scoppi in una nuova bolla immobiliare, il ministro dei Lavori pubblici, José Luis Ábalos, ha annunciato all’inizio di questa settimana che il governo promuoverà 20.000 case in affitto nei prossimi quattro o sei anni al fine di aumentare l’offerta e quindi contribuire a fermare l’aumento dei prezzi.
Gli esperti immobiliari vedono dei pro e contro in questa misura. Gli alloggi pubblici funzionano molto bene nei paesi nordici, ma la realtà di questo tipo di prodotto nei paesi latini è molto diversa.
Forse per promuovere l’edilizia popolare in affitto occorre seguire l’esempio di Milano, che con un fondo per l’edilizia popolare di quasi 30.000 abitazioni sta orientando la propria politica di edilizia sociale verso un partenariato pubblico-privato.
La crescita dei prezzi può essere mitigata solo aumentando l’offerta, dal momento che “le politiche coercitive non funzionano”.
“Non ha senso aumentare aggressivamente l’IBI alle case vuote, come proposto da Madrid, perché i proprietari di queste case non hanno intenzione di cambiare idea perché sono costretti a pagare 100 o 200 euro in più all’anno”.
Michele Vieri