Possiedi un alloggio alle Canarie e vuoi renderlo redditizio? Affittare ai turisti è diventato un ottimo modo per guadagnare senza troppi sforzi, ma è bene conoscere le normative che regolano il settore e soprattutto le località per le quali sono previste restrizioni.
Il Gobierno delle Canarie ha approvato recentemente un decreto sulle case vacanza che ha creato un po’ di confusione nel business, cosa di per sé normale visto che, sebbene rappresenti già un quadro legislativo, esso è ancora nella sua fase finale di consultazione.
Il decreto in breve consente ai vari comuni di organizzare l’attività di affittare alloggi ai turisti secondo propri criteri e, ovviamente, interessi, così se Tenerife risulta un poco più rigida, Gran Canaria è molto più tollerante.
È compito infatti dei comuni stabilire ciò che può essere considerato territorio turistico, decisione complessa che, unitamente a quella del periodo in cui sarà possibile affittare, rende una stessa isola molto variegata; per fare un esempio Pedro Infinito e Somosierra, rispettivamente nelle città di Las Palmas e Santa Cruz de Tenerife, non sono classificate zone turistiche, mentre lo sono Las Canteras, Mesa y López e Avenida de Anaga, nelle quali si può affittare, secondo la normativa canaria, nel mese di maggio.
Insomma, occorre molta pazienza e reperire un certo numero di informazioni per non violare la legge e vedersi comminare pesanti sanzioni.
Se ad esempio la casa che intendete affittare si trova a Saucillo, Sardinia del Norte, El Valle in Agaete, Vilaflor, Garafía o Tegueste, la normativa cambia e dice che le case situate in insediamenti rurali o agricoli possono essere utilizzati per le vacanze ogni volta che il piano urbanistico lo consente espressamente.
Da tenere in considerazione, oltre alla località, vi è poi il tipo di appartamento che, se situato all’interno di un complesso residenziale, secondo il nuovo decreto non necessiterebbe di consenso da parte degli altri proprietari, benché, come suggerisce la Ley de Propiedad Horizontal, sarebbe opportuno chiedere loro il permesso unanime.
Altro dettaglio al riguardo: non sarà obbligatorio collocare all’esterno dell’appartamento un anti estetico avviso di casa in affitto.
E se qualcuno pensa che prima o poi tutte le zone possano essere dichiarate turistiche, si sbaglia.
Questo evento è poco probabile visto che, nel caso accadesse, tutti i proprietari di appartamenti dovrebbero pagare un IBI turistico e dal momento che le autorità canarie cercano, laddove possibile, di applicare la logica, le zone dove esiste un maggior afflusso di turisti in strutture ricettive tradizionali, gli hotel, avranno delle ovvie limitazioni, per non creare squilibri nel settore.
Infine, ma fondamentale, affittare significa essere in regola con il fisco.
Ogni alloggio promosso su piattaforme digitali dedicate sarà sottoposto a controllo e, a dispetto del fatto che attualmente esistano solo 14 ispettori dedicati a questo compito, il Gobierno ha la possibilità di effettuare attività di monitoraggio estese grazie all’IGIC, e quindi attraverso le bollette di fornitura elettrica e idrica e i servizi ADSL.
A partire da giugno di quest’anno i controlli sono automatici, quindi è bene non rischiare!
Franco Leonardi