Questo mese voglio riassumere i risultati di alcune ricerche criminologiche che potrebbero spiegare in parte e in forma schematica le abitudini delittuose nelle Canarie.
Già negli anni ’20 molti criminologi avevano iniziato studi in tutto il mondo occidentale cercando connessioni tra i delitti e il clima.
Inizialmente i risultati facevano pensare che durante l’inverno aumentassero i crimini contro la proprietà, durante l’estate i crimini violenti e in primavera quelli sessuali.
Approfondendo l’investigazione questi scienziati del crimine hanno scoperto una relazione di causa-effetto moderata tra la temperatura ed altri eventi climatici puntuali e localizzati.
Un altro fattore che incide sui comportamenti delittuosi è dato dal vento, infatti si è scoperto che quelli caldi, secchi e ricchi di polvere come la Kalima nelle Canarie o il favonio in Svizzera (detto Föhn in tedesco), alterano la ionizzazione atmosferica immettendo più ioni positivi nell’aria.
Queste variazioni se si prolungano durante ore o giorni alterano i livelli di adrenalina e dopamina nel corpo e questo provoca un aumento delle depressioni, atteggiamenti violenti e una diminuzione della capacità di sopportazione.
I cambi nel cervello in soggetti predisposti causano un aumento di suicidi e atti delittuosi violenti.
Questi studi trovano corrispondenza nelle isole in quanto le statistiche indicano come gli anni dove la Kalima permane più giorni alle Canarie risultano anni con picchi di violenza.
Un altro fattore importante relazionato ai crimini è la temperatura, dopo anni di investigazione risulta evidente che più ci si avvicina all’equatore più i delitti e le instabilità politiche aumentano.
L’essere umano è predisposto per sopportare meglio temperature tra i 20 e i 25 gradi e una umidità intorno al 60-70%, quando si verificano cambi repentini nella temperatura si è dimostrato un aumento dell’ansia, depressione e malattie mentali.
Dai dati statistici si possono fare correlazioni con la vita reale nelle Canarie e comprovare come i livelli di violenza familiare, i crimini violenti, i suicidi e delle reazioni conflittive esagerate in situazioni di poco conto, segnino insoliti picchi nei residenti nelle isole in certi periodi dell’anno.