L’Arcipelago delle Canarie rientrerà nel progetto strategico nazionale per il controllo e l’eradicazione dei serpenti in tutto il territorio spagnolo, così come affermato durante la conferenza settoriale del Medio Ambiente organizzata dal ministero della Transizione Ecologica.
Il progetto, sviluppato congiuntamente dal ministero e dalle Isole Canarie e Baleari, avrà come obiettivo il monitoraggio, la gestione e l’eradicazione dei serpenti che, soprattutto nei sistemi insulari e quindi evolutivamente unici in quanto a biodiversità, hanno provocato un impatto negativo.
Ecosistemi isolati, biodiversità più sensibile alle specie straniere a causa dell’assenza di adattamento ai predatori, una bassa diversità genetica e una maggiore vulnerabilità alle malattie esotiche, sono il contesto in cui i serpenti, in questo caso specie aliena invasiva, hanno avuto l’opportunità di diffondersi e di colonizzare alcune aree.
Per attuare la strategia, verranno intraprese azioni diverse per rafforzare le azioni di prevenzione e di controllo, quali ispezioni approfondite nei porti e negli aeroporti, verrà migliorato il controllo sull’importazione di specie vegetali esotiche e saranno adottate misure di eradicazione rapida per ridurre al minimo il pericolo di acclimatazione dei serpenti all’ambiente, limitandone quindi l’espansione in nuovi territori.
I serpenti non fanno parte della fauna autoctona delle isole e non vi sono riferimenti di passate introduzioni, così come in altri arcipelaghi della Spagna; la loro individuazione alle Canarie è molto recente e negli ultimi decenni si sono moltiplicati gli avvistamenti e le catture, soprattutto di specie allevate in cattività in qualità di animali domestici.
Le specie principali rilevate negli ultimi anni sono il Lampropeltis californiae, il Lampropeltis triangulum, il Crotaphopeltis hotamboeia e due esemplari di Hemorrhois hippocrepis trovati a Gran Canaria.
Per ampliare le azioni di controllo e di eradicazione del Lampropeltis californiae, il più diffuso a Gran Canaria, il Dipartimento per l’Ambiente del Gobierno e il Cabildo insulare hanno stretto un nuovo accordo, nell’ambito del progetto europeo Post-LIFE, per lo sviluppo di un piano globale per il monitoraggio di questo rettile.
Il documento includerà le misure interne di contenimento necessarie per prevenire la massiccia diffusione del serpente sull’isola ed evitarne quindi la sua dispersione anche sulle altre isole dell’Arcipelago.
Entrambe le amministrazioni hanno concordato un programma di comunicazione rivolto a studenti e categorie di interesse, come i trasporti, le aziende agricole e quelle zootecniche; inoltre vi sarà la collaborazione con il CSIC, Consejo Superior de Investigaciones Científicas, per intraprendere diversi progetti con l’obiettivo di valutare l’impatto negativo di questa specie a Gran Canaria e la sua possibile diffusione altrove.
Franco Leonardi