Lo scorso giovedì è stato chiuso l’accordo tra il governo e le organizzazioni autonome ATA, UATAE, UPTA e CEAT, l’anno prossimo la base contributiva minima delle ditte individuali aumenterà di 5,36 euro al mese, in cambio riceveranno una maggiore protezione.
L’aumento concordato per il prossimo anno porterà ad un miglioramento del beneficio per la cessazione dell’attività, comunemente noto come disoccupazione, aumentando la durata del beneficio e rendendo più flessibili i requisiti per accedervi.
Indubbiamente una delle notizie più importanti è che i lavoratori autonomi avranno diritto a percepire i sussidi per infortuni sul lavoro o malattie professionali dal primo giorno di infortunio.
È importante ricordare a questo punto che l’attuale importo forfettario di 50 euro al mese non copre i sussidi per cessazione dell’attività o copertura degli infortuni sul lavoro e malattie professionali.
Inoltre i lavoratori autonomi non pagheranno la tassa di previdenza sociale a partire dal secondo mese di congedo per malattia o di inabilità temporanea fino al momento della dimissione, dopo i ventiquattro mesi di congedo di maternità, le lavoratrici autonome potranno godere di una tariffa forfettaria di 60 euro al mese per 12 mesi.
Nel 2019, la tassa individuale per persona autonoma sarà di 283,3 euro al mese se versano per la base minima, gli autonomi societari pagheranno 364,22 euro al mese.
Per quanto riguarda l’attuale forfait, la tassa andrà da 50 euro a 60 euro al mese.
Giada Di Grottole