In occasione del terzo anniversario della chiusura della piscina comunale di Puerto de la Cruz a causa di un guasto, l’Assemblea dei Cittadini del Porto (ACP) denuncia il mancato rispetto delle scadenze fissate dai gruppi governativi del Cabildo de Tenerife (CC-PSOE) e di Puerto de la Cruz (PP-CC) per la costruzione del futuro centro natatorio insulare, rammaricandosi che la sua proposta di fissare l’impianto con risorse municipali non sia stata presa in considerazione.
Il portavoce e candidato dell’assemblea, David Hernandez, sottolinea che la data inizialmente prevista per l’apertura del nuovo complesso era l’inizio del 2018.
Tuttavia, sottolinea, “stiamo finendo l’anno e per il progetto non è stata nemmeno indetta una gara d’appalto, il che significa che non avremo una piscina almeno fino al 2020”.
Hernandez osserva che le violazioni sono state costanti anche in questo ultimo anno: “In gennaio, si è detto che i lavori sarebbero stati messi in bando prima dell’estate, in marzo, che sarebbe stato fatto durante l’estate, in luglio, che l’elaborazione in Consiglio comunale era quasi completata e che il progetto era in attesa di ricevere la concessione dei costi per essere in grado di procedere alla gara d’appalto dei lavori, e in settembre, che in una settimana sarebbero state pronte tutte le fasi amministrative per procedere con l’offerta e iniziare i lavori all’inizio del 2019”.
L’assessore ACP ricorda anche che la sua formazione ha presentato già due anni fa un emendamento al bilancio comunale per destinare una voce alla sistemazione dell’impianto con risorse proprie, per evitare che una città come Puerto de la Cruz, con 30.000 abitanti e una lunga tradizione nel nuoto e nella pallanuoto, rimanesse senza piscina per quattro o cinque anni.
“Purtroppo, il tempo ci ha dato il motivo, e la decisione di lasciare la soluzione nelle mani del Cabildo si è dimostrata sbagliata, e ha danneggiato sia i club sportivi che centinaia di persone a Puerto de la Cruz che ancora oggi devono trasferirsi nelle piscine di altri comuni”, dice.
A questo proposito, Hernandez è preoccupato per la perdita di iniziativa del Consiglio Comunale di Porto a favore dell’istituzione insulare in questo e in molte altre questioni.
A suo parere, la città non può permettersi di perdere più capacità decisionale nelle questioni che la riguardano e, ad esempio, allude al fatto che la futura piscina non sarà più gestita dal concistoro, ma dal Cabildo.
Redazione