Nel 1987 venne creata la Loggia Taoro 90 e iniziò la tensione con le autorità ecclesiastiche dell’epoca
L’enorme influenza esercitata dalla massoneria a Tenerife si esprime nella presenza di particolari costruzioni come il mausoleo del marchese di La Quinta Roja a La Orotava e il tempio massonico di Santa Cruz.
Entrambe le strutture rappresentano due gioielli architettonici senza eguali in tutta la Spagna, ha affermato lo storico Zebensui López che ha recentemente lavorato alla catalogazione dei principali beni del patrimonio massonico di Tenerife e alla guida sulla massoneria di La Orotava, un comune che possiede strade, edifici e numerosi simboli nascosti legati alla Loggia Taoro 90.
Questa, nata nel 1874, ha da subito dovuto affrontare duri scontri e accesi confronti con le autorità ecclesiastiche dell’epoca, culminate in un momento di tangibile tensione durante la realizzazione del mausoleo; la Chiesa, infatti, rifiutò categoricamente la sepoltura di un massone su suolo considerato sacro.
In particolare fu il parroco della Iglesia de la Concepción a impedire la sepoltura del marchese della Quinta Roja Diego Ponte del Castillo, noto massone di La Orotava.
I suoi resti vennero alla fine riposti nel cimitero ma la madre del defunto, Sebastiana del Castillo, ordinò la realizzazione di diversi giardini dietro alla casa padronale e di un pantheon sulla sommità della collina, al fine di perpetuare la memoria del figlio e testimoniare la grave onta subita.
Per la progettazione del mausoleo venne incaricato l’architetto (massone) Adolphe Coquet che ideò anche i giardini ricchissimi di simbolismo massonico (tra i pochi esistenti in tutta la Spagna); l’ingresso della struttura a sua volta simboleggia la nascita di un massone, dalla sua condizione iniziale di profano, rappresentata dalla pietra grezza della grotta, fino al suo più alto grado di perfezione, espresso dal marmo lucido.
Vi sono inoltre classiche colonne adorne di baccelli aperti e di papaveri come riferimento al sonno eterno, un albero della vita disegnato sulla porta, i triangoli sulla sua sommità, il sole e la luna ai piedi del cenotafio, la lettera greca omega come simbolo della fine e una scultura, oggi però scomparsa, di un cigno posato su una tartaruga.
In particolare questa scultura si trovava all’interno della grotta e rappresentava l’evoluzione della specie, un concetto per l’epoca assolutamente scandaloso e inaccettabile per la Chiesa.
Il mausoleo aveva sulla sommità, inizialmente, il disegno di un tempio romanico su cui spiccava una croce irlandese, un chiaro riferimento al rinascimento celtico del XIX secolo e simbolo dell’intelletto quale servo dello spirito.
I giardini all’ingresso della struttura sono stati dichiarati Beni di Interesse Culturale e costituiscono un singolare esempio di giardino simbolico unico alle Canarie e in Spagna in generale, poiché, secondo alcuni studiosi della massoneria, sono stati progettati seguendo le regole per la realizzazione di un cosiddetto tempio di montagna, con 7 terrazze e una moltitudine di elementi correlati al cammino verso l’illuminazione.
Il giardino rappresenta infatti il percorso che ogni massone deve fare per raggiungere l’illuminazione, partendo dal primo fiore della fonte situato nella prima terrazza, fino ad arrivare alla montagna cosmica, ovvero al mausoleo (o tempio di montagna).
Magda Altman