La direttrice insulare di Carreteras e Paisaje, Ofelia Manjón, ha recentemente affermato che la soluzione di impiegare asfalto riciclato per compensare l’ormai storica carenza di materiali aggregati nel settore dell’edilizia a Tenerife, pare essere ottimale, visto che consente di ottenere un composto di qualità superiore rispetto all’asfalto che viene realizzato con le estrazioni da cava.
L’unico scoglio è dato semmai dalla legge, che non permette di utilizzare asfalto riciclato nello strato finale delle strade, la cosiddetta finitura.
Come puntualizza la Manjón, dal Cabildo di Tenerife è partita la richiesta al Gobierno de Canarias affinché venga promossa una legge ad hoc per l’Arcipelago che, per la particolare natura del suo clima, differente da quello della penisola, necessita di poter sopperire alla carenza di materiale edilizio con la miglior soluzione attuabile sia in termini di budget, che di efficacia e durata e infine di sostenibilità.
E nel caso specifico, il materiale per il quale deve essere stabilito un quadro normativo particolare è quello che viene utilizzato come finitura per la strada, ovvero per la parte più sottoposta a usura.
L’operazione di riciclaggio di asfalto può avvenire a caldo, rimescolando l’asfalto già utilizzato e danneggiato in modo da generare un nuovo agglomerato uniforme, oppure a freddo, in situ, con una emulsione posta direttamente sulla strada che serve per separare il vecchio strato superficiale con bitume, trasformandolo in nuova base per la riasfaltatura, e mai come ultimo strato come molti potrebbero pensare.
La Manjón ha puntualizzato che queste tecniche di asfalto riciclato vengono utilizzate da circa 12 anni e hanno permesso il riciclo del 100% del materiale a disposizione; la TF-11 a Los Campitos e la TF-82 a Icod de los Vinos ne sono un esempio e dopo aver testato la metodologia sulla più trafficata TF-1 e sulla TF-5 con circa 5.000 tonnellate di materiale, ora la TF-4 sta per essere completata con oltre 20.000 tonnellate di agglomerato.
Circa le critiche da parte di alcune società di asfaltatura nei confronti dell’abbandono del Cabildo della manutenzione delle strade nel corso degli anni passati, la direttrice riconosce che durante la crisi economica si decise di scommettere sulle persone, ovvero sui cittadini, tralasciando le infrastrutture, ma che non appena il periodo fu superato, a partire dal 2016, vennero inserite di nuovo a bilancio le voci relative al comparto stradale.
Ma non solo, la Manjón osserva che gli aggregati sono essenziali ma non necessariamente devono essere estratti dalle cave deturpando l’ambiente, visto che esiste la possibilità di ottenere ottimo materiale con il riciclo che, oltre a essere sostenibile, apporta notevoli risparmi in termini di manodopera e di costi; ed è questa la strada che dovrebbe seguire il Cabildo, che si è già mostrato propenso ad aiutare le aziende asfaltatrici per l’acquisto dei macchinari adatti a riciclare, che sono particolarmente costosi.
Un altro problema correlato al buon mantenimento delle strade è l’elevato traffico che le principali arterie di Tenerife devono sopportare; si parla di circa un milione e ottocento mila veicoli, senza considerare gli oltre quarantamila a noleggio.
Il sud dell’isola è passato da 60mila a 90mila veicoli al giorno nella sezione Los Cristianos-Guaza: una densità, definita dalla direttrice, brutale.
La soluzione in questo caso sarebbe, secondo la Manjón, favorire la realizzazione del tanto atteso Tren del Sur, che collegherebbe nord e sud dell’isola, migliorare i trasporti pubblici, sia in termini di mezzi che di corsie privilegiate, e sensibilizzare in generale la cittadinanza sull’importanza di utilizzare, laddove possibile, mezzi di trasporto alternativi e pubblici.
Ma in attesa dell’ormai ventennale progetto della linea ferroviaria, ora la priorità di Tenerife è di espandere la TF-1, la corsia Bus-Vai della TF-5 e terminare l’anello insulare, quest’ultimo dotato del tunnel di Erjos, il più lungo in assoluto dell’Arcipelago con i suoi 6 km e due corsie separate.
Vi è poi la TF-28, o Carretera del Sur, una delle più belle di Tenerife e che sarà presto oggetto di ripavimentazione, per un tratto complessivo di 85 km, con l’obiettivo, attraverso interventi mirati, di favorire i punti di sosta panoramici e l’utilizzo della bicicletta.
Una strada, la TF-28, che dopo quasi 100 anni è ancora spettacolare a livello di ingegneria.
Magda Altman