Pablo Casado, presidente del Partido Popular, raccoglie la sfida con un programma di 500 proposte “per cambiare la Spagna” più concreto rispetto ai precedenti appuntamenti con le urne elettorali.
La formazione si impegna a recuperare la legalità costituzionale in Catalogna e ad utilizzare a tal fine i poteri giuridici istituiti a tal fine “per tutto il tempo necessario”, con particolare attenzione ai poteri di “istruzione, sistema carcerario, media pubblici e finanza pubblica”.
In termini di istruzione, il popolo crede che la lingua veicolare di istruzione in tutto il territorio dovrebbe essere lo spagnolo, anche se si qualificano alcune lingue co-ufficiali e assicura che se raggiungono il governo garantiscono “test accademici nazionali che valutano le competenze e le conoscenze di ogni studente” alla fine delle fasi educative, nonché “un sistema equivalente a MIR” per gli insegnanti.
Si esprimono inoltre a favore dell’estensione a tutte le regioni dell’istruzione concertata in materia di diploma di maturità e formazione professionale e del rafforzamento delle scuole rurali.
L’approvazione della tessera sanitaria individuale – valida per l’intero Sistema Sanitario Nazionale -, la promozione della medicina personalizzata e la “protezione dentistica” tra i gruppi più vulnerabili sono tra i punti che compongono la sezione sanitaria del programma, che dedica anche alcune righe alle lingue co-ufficiali:
“L’unica lingua la cui conoscenza sarà un requisito indispensabile per l’accesso ad un impiego pubblico come quello della sanità sarà lo spagnolo.
Le lingue co-ufficiali possono essere considerate un merito, mai un requisito di esclusione”.
Tra gli altri impegni più rilevanti si segnalano l’estensione dei presupposti della prigione permanente, che si aggiungono a quelli già contemplati, come gli omicidi per violenza di genere “accertata”;
il miglioramento degli stipendi dei militari in linea con gli aumenti che hanno cominciato ad essere applicati nell’attuale bilancio generale dello Stato alla polizia e alle guardie civili;
e l’abolizione delle “sterilizzazioni involontarie delle persone con disabilità”.
In un altro ordine, il partito di Pablo Casado opta per una legge della Concordia “che abrogherà la legge della memoria storica”.
Non invano, il primo capitolo dell’argomento è dedicato al “rafforzamento della nazione” e comprende una riforma del codice penale “per qualificare come reato la convocazione di un referendum illegale”, nonché il divieto della grazia per i casi di ribellione e sedizione.
Nello stesso spirito, propone, tra le altre misure, una verifica del “funzionamento dello Stato autonomo” e una moratoria “che paralizzerà il trasferimento” di nuovi poteri alle comunità autonome.
“Il denaro sta meglio nelle tasche dei cittadini.”
Tale è la massima che riassume la politica fiscale difesa dal PP, che incide sui criteri territoriali aprendo la possibilità che l’amministrazione centrale recuperi i servizi pubblici nelle mani delle amministrazioni regionali e promette una riduzione fiscale dell’IRPF attraverso la quale l’aliquota massima sarà inferiore al 40%.
Il Partito Popolare di Puerto de la Cruz ha annunciato la lista dei candidati sulla targa elettorale per le prossime elezioni comunali del 26 maggio.