Buongiorno e ben trovati a tutti gli abitanti di questa meravigliosa isola dal Dottor Cristiano Lollo.
Aprile è arrivato, e con aprile la nostra chiusura “forzata“ all’interno delle nostre abitazioni, causata da questa pandemia di COVID-19 che sta mettendo in ginocchio l’intero pianeta.
E così, ecco le immagini un po’ tristi delle nostre spiagge, dei nostri “Paseo”, tristemente vuoti (anche se sono convinto che globo e natura in generale, ringrazieranno infinitamente questa pandemia, dal momento che stiamo regalando ai nostri mari ed alla nostra terra un po’ di respiro dall’inquinamento).
Comunque, così come dicevo nel video esplicativo che troverete nell’edizione online di “Leggo Tenerife“, essere chiusi in casa, non significa necessariamente rimanere inattivi.
Ci si può allenare tranquillamente tra le pareti domestiche, utilizzando due cose presenti ovunque e cioè il nostro corpo e la forza di gravità.
Vi ricordo come secondo tutte le linee guida mondiali per la tutela della salute, sia importante fare attività fisica proprio perché la scienza in primis ha dimostrato come lo sport sia un ottimo mezzo per rinforzare le nostre difese immunitarie.
Bene, per questo mese, visto che la nostra psiche è messa a dura prova da questa quarantena forzata e visto che questi periodi potrebbero far nascere in noi delle ansie, delle paure, delle agitazioni, invece dei soliti esercizi fisici, ho pensato bene di proporVi un esercizio di rilassamento e respirazione, utilizzando la tecnica del “respiro del numero 10“, una tra le tante del Pranayama (resta inteso che, dal momento che ci sono articoli ed esercizi fisici, da me spiegati, nella rubrica “Pillole di Benessere“ in tutte le ultime edizioni di questi due anni appena passati, nel caso decideste di iniziare la vostra attività a casa, potrete andare a rivederli tutti e chiaramente praticarli).
L’esercizio, come ho già accennato sopra, si chiama “il respiro del numero 10“ proprio perché divideremo la respirazione in 10 parti uguali tra di loro, 5 parti di inspirazione e 5 parti di espirazione (mettendo le labbra e la bocca a forma di lettera O).
La posizione di partenza sarà da seduti, mantenendo la colonna eretta e le gambe incrociate tra di loro.
Per diminuire l’angolo di flessione dell’anca e facilitare il mantenimento della stazione eretta della schiena, potreste sedervi su di un cuscino.
Questo tipo di respiro, sarà associato ad un movimento ritmico delle mani (come se facessi un applauso senza che le mani si tocchino) le quali, attraverso lo stesso, cercheranno di creare una connessione energetica e magnetica.
Le mani sono poste più o meno davanti al petto con i gomiti flessi a 90° e i palmi che si guardano l’uno con l’altro (foto uno).
Dopodiché inizieremo ad inspirare con il naso, dividendo l’inspirazione in 5 parti uguali ed associando ad ognuna di queste un movimento ritmico delle mani e poi successivamente ad espirare mettendo la bocca a forma di lettera O e dividendo la espirazione in altrettante 5 parti uguali tra di loro (per una migliore comprensione dell’esercizio si rimandano i lettori alla visione del video esplicativo nell’edizione online del mensile “Leggo Tenerife“).
L’esercizio andrà ripetuto per un tempo che vada da un minimo di 3 minuti e che con la costanza, l’impegno, la concentrazione necessaria, dovrebbe arrivare fino ad 11 minuti.
Una volta effettuata questa respirazione (come da video) faremo una grande inspirazione e poi metteremo le mani davanti ai nostri occhi con una leggera pressione (foto due).
Manterremo questa “apnea piena“ per qualche istante e poi soffieremo fuori la nostra aria con un’unica e potente espirazione.
Dopo di che effettueremo un altro grande inspiro e porteremo le mani (che effettuano una leggera pressione) all’altezza del nostro cuore (foto tre).
Anche questa volta dopo qualche istante di “apnea piena” soffieremo fuori l’aria in un’unica soluzione.
Infine utilizzando la stessa tecnica, inspirando profondamente ancora una volta, porteremo le mani 2 cm sotto l’ombelico per poi soffiare fuori l’aria come sopra (foto quattro).
In ultimo, congiungendo le palme delle mani tra di loro, andremo a ringraziare il cielo, la nostra mente ed il nostro cuore.
Chi lo vorrà, salutando con le mani congiunte davanti al cuore (foto cinque) potrà ripetere la parola Namastè una parola di origine indiana che sta a significare rispetto per il “Divino” che c’è in ognuno di noi e per il “Divino“ che incontriamo nell’altro.
Penso che mai come in questi momenti, ci sia bisogno di rispetto oltre che di responsabilità e di solidarietà, proprio perché sono le uniche armi per riuscire a battere le nostre paure e questo maledetto nemico invisibile.
Voglio concludere con un messaggio di speranza, perché ragazzi, anche se “Italiani a Tenerife “rimaniamo pur sempre Italiani, ed il nostro DNA da sempre ci porta ad affrontare i momenti di crisi con risorse ed energie che probabilmente in tempi normali non avremmo neanche pensato di avere.
Per fare ciò però, bisogna restare uniti, nelle piccole cose, nei piccoli gesti che, sommati a tanti altri fanno la differenza.
Mi auguro con tutto il cuore, che si possa tornare a postare foto e video dalle nostre meravigliose spiagge, con la consapevolezza di aver sconfitto un nemico veramente forte e, spero, con la certezza ritrovata di avere accanto persone speciali, perché mai come in questo periodo abbiamo capito quanto importanti possano essere un abbraccio, una carezza, un bacio dato alle persone a cui teniamo, e quanto gli stessi possano fare “la differenza”.
Buona quarantena a tutti ci vediamo il prossimo mese.
un saluto dal Dottor Cristiano Lollo
