Il Consiglio di Governo, riunitosi questo venerdì 17 aprile, ha approvato il decreto legge sulle misure sociali urgenti destinate alle persone in situazione di vulnerabilità a seguito della crisi sanitaria causata dalla COVID-19.
In questo modo è stato autorizzato il cosiddetto Reddito d’emergenza delle Isole Canarie, con il quale si intende fornire liquidità alle famiglie che non dispongono di risorse economiche.
Questo reddito eccezionale, che sarà pagato in un’unica soluzione, può raggiungere circa 38.000 famiglie, il che significa raggiungere quasi 100.000 persone che attualmente non hanno alcun reddito e la cui situazione è stata aggravata dal confinamento decretato dalla crisi sanitaria della COVID-19.
Pertanto, i beneficiari di questo servizio possono essere quelle persone che costituiscono unità di convivenza in cui vi sono circostanze che le pongono in uno stato di estremo bisogno come conseguenza della crisi sanitaria causata da COVID-19 e in quanto non dispongono di risorse economiche sufficienti per sopravvivere.
Il reddito d’emergenza delle Isole Canarie avrà i seguenti importi, che variano a seconda del numero di persone che compongono le unità di convivenza (e che rappresentano il 75% dell’attuale Beneficio per l’integrazione delle Canarie):
1 persona 367,02 euro
2 persone 415,30 euro
3 persone 453.94 euro
4 o più persone 478,09 euro.
Procedura per la richiesta di entrate d’emergenza delle Isole Canarie
I cittadini avranno a disposizione i seguenti mezzi per elaborare la domanda:
-elaborazione telematica attraverso la sede centrale elettronica se la persona è in possesso di una password per poter effettuare la procedura.
-Attraverso il numero di servizio cittadino 012 del Governo delle Canarie: a scopo di prova e di registrazione, la chiamata sarà registrata e la persona sarà invitata a fornire i dati richiesti, nonché una dichiarazione responsabile della sua identità, la mancanza di mezzi elettronici, la veridicità dei dati forniti per telefono e il rispetto dei requisiti stabiliti per accedere al beneficio economico d’emergenza.
La richiesta sarà registrata dai pubblici ufficiali dopo il consenso telefonico dell’interessato.
L’identità sarà autenticata dall’accreditamento dei dati forniti dal richiedente attraverso il sistema di intermediazione dati.
Può anche, se del caso, essere autenticata in un secondo momento in forma biometrica controllando la registrazione vocale.
Inoltre, i Comuni saranno supportati nell’identificare e indirizzare i potenziali beneficiari a presentare le loro domande attraverso le due procedure sopra menzionate.
Il Dipartimento per i diritti sociali, l’uguaglianza, la diversità e la gioventù verificherà i dati forniti dai richiedenti e dalle loro unità di convivenza raccogliendo le informazioni attraverso il controllo incrociato dei dati con altri dipartimenti o amministrazioni per accreditare la mancanza di risorse economiche sufficienti.
Nel caso in cui la prestazione venga ricevuta e venga successivamente dimostrato che la persona non ne aveva diritto, il beneficiario deve rimborsare l’importo ricevuto.
Termine ultimo per la presentazione
Venerdì prossimo, 24 aprile, entrerà in vigore il decreto legge e il periodo per la presentazione delle domande inizierà lunedì 27 aprile.
Nei primi cinque giorni di calendario del periodo di presentazione della domanda, possono presentare domanda solo le unità di convivenza con due o più minori a carico.
A partire dal sesto giorno di calendario successivo al termine ultimo per la presentazione delle domande, le restanti unità di convivenza, che abbiano o meno minori a carico, possono presentare le loro domande.
Accelerare le procedure per il beneficio dell’integrazione delle Isole Canarie
Oltre al reddito d’emergenza delle Isole Canarie sopra descritto, il Consiglio di Governo ha dato il via libera per accelerare le procedure per il beneficio dell’integrazione delle Isole Canarie.
Pertanto, tutte le domande che hanno un rapporto sociale favorevole rilasciato dai Servizi Sociali comunali e che, come tali, sono state registrate presso la Direzione Generale per i Diritti Sociali e l’Immigrazione dai consigli comunali attraverso l’applicazione informatica abilitata a questo scopo, e che non sono state risolte, saranno risolte positivamente.
Ciò significa l’ingresso di quasi 1.000 unità di convivenza in più che si uniranno alle 6.300 famiglie che già ricevono questo sussidio.
Allo stesso modo, è stato approvato che, durante il periodo di allarme e le sue rispettive proroghe, la richiesta di rinnovo sarà consentita attraverso una telefonata ai Servizi Sociali comunali, che agiranno per conto del titolare deferendo la richiesta alla Direzione Generale dei Diritti Sociali e dell’Immigrazione.
dalla Redazione