Nel 1494, anno in cui Alonso Fernandez de Lugo iniziò la conquista di Tenerife, l’isola era divisa in nove regni governati dai menceyes.
Questi rappresentavano la massima autorità civile, religiosa e militare della regione che governavano.
Nel comune di Candelaria, vicino a Plaza de la Patrona de Canarias, si trovano nove sculture di bronzo che rappresentano i menceyes.
Acaymo, mencey di Tacoronte
Acaymo governava nel menceyato di Tacoronte, nel nord di Tenerife, che occupava gli attuali comuni di Tacoronte, La Matanza de Acentejo e El Sauzal. Secondo lo storico Antonio de Viana, tra Acaymo e il mencey Bencomo aveva avuto luogo una guerra, terminata poco prima dell’arrivo dei conquistatori.
Adjona, mencey di Abona
La regione nella quale governava Adjona era il vasto menceyato di Abona, situato nel sud di Tenerife. Occupava i territori che oggi appartengono ai comuni di Fasnia, Arico, Granadilla de Abona, San Miguel e Vilaflor, con circa 420 km2 di superficie. Adjona fu uno dei menceyes che strinse un accordo con Alonso Fernández de Lugo durante il primo sbarco.
Añaterve, mencey di Güímar
Añaterve fu il primo mencey a stringere un accordo con i conquistatori per mezzo del governatore di Gran Canaria, Pedro de Vera.
Il suo territorio occupava gli attuali comuni di El Rosario, Candelaria, Arafo e Güímar, così come parte di Santa Cruz de Tenerife e La Laguna.
Bencomo, mencey di Taoro
Durante la conquista, il menceyato di Taoro era governato da Bencomo.
Dal suo territorio, che occupava la Villa de La Orotava, La Victoria de Acentejo, Santa Úrsula, Puerto de la Cruz, Los Realejos e San Juan de la Rambla, guidò le forze aborigene che si opposero all’invasione castigliana, fatto che gli valse il soprannome di Re Grande.
Morì durante la Battaglia di La Laguna, contro le truppe di Alonso Fernández de Lugo.
Suo figlio Bentor fu il mencey successore e dimostrò, con la sua tragica storia, la fatalità che la conquista significò per il popolo dei guanches.
Vedendosi sconfitto dagli spagnoli dopo la battaglia di La Victoria de Acentejo, si gettò nel vuoto dall’alto del dirupo di Tigaiga, nel comune di Los Realejos.
Attualmente viene ricordato grazie a una scultura ubicata nel belvedere di El Lance.
Un’altra delle figlie di Bencomo, la principessa Dácil, si innamorò del capitano spagnolo Fernán García del Castillo, con cui finì per sposarsi.
Dopo che un altro guanche l’aveva denunciata per essersi incontrata da sola con il castigliano, Bencomo condannò sua figlia alla reclusione a vita.
Dácil riuscì a liberarsi dimostrando la presenza di testimoni all’incontro, quindi contrasse matrimonio e, dopo il battesimo, il suo nome diventò Mencías del Castillo.
Beneharo, mencey di Anaga
Il mencey Beneharo, grazie a un accordo con Alonso Fernández de Lugo, restò neutrale negli anni della conquista di Tenerife.
Le sue terre occupavano gran parte del massiccio di Anaga.
Pelicar, mencey di Icod
Il menceyato di Icod occupava gli attuali comuni di La Guancha, Icod de los Vinos ed El Tanque, oltre a parte di Garachico.
Sotto la guida di Pelicar fu incluso nelle fazioni di guerra fino alla resa nel 1496 dopo la battaglia di La Victoria de Acentejo.
Pelinor, mencey di Adeje
All’inizio della conquista, il mencey Pelinor si accordò con Alonso Fernández de Lugo, dal quale fu in seguito ricompensato con terreni a Masca e a Santiago del Teide.
Il suo menceyato occupava 180 km2 degli attuali comuni di Adeje, Guía de Isora, Santiago del Teide e parte di Arona.
Romen, mencey di Daute
Il menceyato di Daute occupava, nel secolo XV, gli attuali territori comunali di Buenavista del Norte, Los Silos e parte di Garachico. Romen fu uno dei menceyes che affrontò l’esercito invasore durante la conquista.
Tegueste, mencey di Tegueste
Questo menceyato occupava gli attuali Tegueste e gran parte di San Cristóbal de La Laguna.
Il suo mencey, che condivideva il nome con la regione che governava, si oppose con tenacia all’invasione castigliana e partecipò alla battaglia di La Laguna.
Benché dopo la conquista delle Canarie lo spagnolo si diffuse come lingua ufficiale, gli aborigeni che avevano abitato l’arcipelago fino ad allora parlavano la propria lingua.
La lingua guanche è conosciuta come berbero delle Canarie o amazigh insulare, poiché le ricerche condotte finora hanno rivelato che deriva dalle lingue parlate dalla popolazione berbera del nord Africa.
Attualmente è estinta e continua a esistere unicamente nei nomi propri di persone, luoghi e città, benché si crede che fu utilizzata nelle piccole comunità fino al secolo XIX.
Nello stesso secolo si scoprì l’esistenza di incisioni su pietra con segni somiglianti all’alfabeto tifinagh proveniente dall’Africa, dal grande valore archeologico.
(preso da webtenerife)