C’è un mio carissimo amico che da anni sente il bisogno di passeggiare in spiaggia in tenuta quasi adamitica ricoperto di foglie, incluso il copricapo realizzato con certosino intreccio e notevole maestria.
Ovvio non passa inosservato e mentre da una parte ci sono persone che apprezzano la sua simpatia ed allegria oggettivamente contagiose, dall’altra, c’è gente che lo schernisce e lo etichetta come fuori di testa.
Io ed il mio adamitico amico, abbiamo avuto qualche confronto sull’argomento e la sua genuina e semplice spiegazione mi è stata di vero insegnamento.
“Michele, per una vita intera ho vissuto nei campi, ho fatto il contadino gran parte di essa, in solitudine e a contatto esclusivamente con la natura, sono molto introverso e non ho il dono della dialettica né conoscenze di cultura generale che mi facilitano l’approccio alle persone, se non per la mia grande passione, l’agricoltura, che ad un certo punto, per seri motivi di salute, ho dovuto abbandonare.
Un giorno d’estate, ero in spiaggia ad Ischia, il sole era rovente e per coprire il capo dai suoi forti raggi, intrecciai le foglie delle piante che erano lì vicino per creare un copricapo, come ero solito fare quando lavoravo nei campi, per proteggermi da essi.
Come d’incanto la gente si accorse di me, mi sorrideva, alcuni si avvicinavano e mi parlavano e quei sorrisi furono per me una magia, la gente era stranamente contenta e da allora non ho più smesso di regalare sorrisi pur sapendo che tanti mi deridono o pensano male… non mi interessa”.
Ciò che ho imparato dal racconto del mio amico, è che dietro qualsiasi comportamento che può sembrare stravagante, vi è la sensibilità di un uomo, il proprio dolore, i propri disagi, la propria cultura, la propria gioia di vivere, il proprio modo di essere e di vedere il mondo e per coloro che storcono il naso o ritengono ridicola la “mise” del mio carissimo amico, posso dire che ognuno di noi è assolutamente e totalmente “normale” con la propria stravaganza o “poco normale” secondo le artificiose convenzioni e convinzioni che stupidamente seguiamo.
Grande stima per il mio amico.
Michele Ammirati