L’elaborazione del documento richiederà tre mesi e segnerà le azioni da realizzare in questa infrastruttura.
Il sindaco della città, Marco González, e l’amministratore delegato dell’ente pubblico Puertos Canarios, Manuel Ortega, hanno tenuto una riunione di lavoro con l’obiettivo di continuare ad agire, in modo coordinato, per garantire l’uso, l’attività e la sicurezza del bacino di Puerto de la Cruz.
A tal fine, il governo delle Isole Canarie ha in appalto uno studio sullo stato delle banchine di questa infrastruttura.
Il Comune e Puertos Canarios vogliono avere un documento tecnico che includa un’analisi esaustiva della realtà del muelle di Puerto de la Cruz.
Questo studio sarà sviluppato su ogni singolo molo, sia in superficie che sommerso, dicono dal Concistoro.
Analizzerà in dettaglio lo stato della diga di protezione del bacino, il suo frangiflutti e la sua diga foranea, compresi gli interventi dei sommozzatori per verificare la realtà di queste strutture.
L’elaborazione del documento richiederà tre mesi.
Le sue conclusioni determineranno le misure da applicare per migliorare la sicurezza dell’intera infrastruttura.
Il sindaco di Puerto de la Cruz è grato per il continuo lavoro svolto da Puertos Canarios, un ente collegato al Ministero dei Lavori Pubblici, dei Trasporti e delle Abitazioni del governo regionale, per assistere ai necessari miglioramenti di una struttura pubblica.
“Continueremo a lavorare fianco a fianco e con costanza con le amministrazioni competenti per migliorare le infrastrutture della città”, ha sottolineato Marco Gonzalez.
“L’amministrazione comunale è consapevole che ci sono molte azioni da migliorare che rispondono alle richieste dei cittadini e, soprattutto, dei pescatori che utilizzano questa infrastruttura per la loro attività”, ha spiegato.
Si ricorda che il sindaco fa parte del consiglio consultivo di Puertos Canarios, un organismo che si riunisce regolarmente e dove il consigliere ha fatto diverse richieste di miglioramenti nella darsena del porto.
La visita di Manuel Ortega ha permesso di affrontare l’investimento per ripristinare il recinto già arrugginito della zona per le attività di pesca all’interno del bacino.
Questa azione è dotata di 60.000 euro e deve essere eseguita quest’anno.
Inoltre, si intraprende il miglioramento dei sistemi di sorveglianza dell’attività che si svolge nel bacino e che servirà anche come elemento per la sicurezza dell’ambiente del muelle di pesca.
Oltre a questo, piccole azioni di emergenza saranno attuate nei prossimi mesi.
Redazione
