Il Dipartimento di Transizione Ecologica, Lotta al Cambiamento Climatico e Pianificazione Territoriale del Governo delle Canarie e il Municipio di Adeje hanno organizzato un seminario dedicato a questo tipo di spazi multidisciplinari.
Il Parco Centrale di Adeje è stato lo scenario di un seminario sulle foreste produttive nelle isole Canarie.
All’evento ha partecipato un folto gruppo di esperti in sviluppo sostenibile, ambiente e cura dell’ambiente.
Durante la presentazione, che ha avuto luogo nel contesto della Giornata internazionale contro il cambiamento climatico, è stata sottolineata l’importanza di realizzare azioni che vadano a beneficio del pianeta, comprese quelle incluse nel vertice sul clima: transizione energetica, transizione industriale, soluzioni basate sulla natura, azioni locali e comunali, resilienza, finanziamento del clima, tra le altre.
L’assessore regionale della transizione ecologica, lotta contro il cambiamento climatico e pianificazione territoriale del governo regionale, José Antonio Valbuena, ha evidenziato il grande lavoro che è stato sviluppato in Adeje con questa foresta produttiva, con cui il suo dipartimento collabora con 370.000 euro, e ha avanzato che l’obiettivo del Ministero è quello di estrapolare questo tipo di progetto ad altre parti dell’arcipelago in tutta questa legislatura.
Da parte sua, il sindaco di Adeje, José Miguel Rodríguez Fraga, ha detto durante la cerimonia di chiusura che “questo bosco produttivo dimostra l’impegno necessario per l’ambiente, siamo di fronte a un cambiamento di mentalità, una maggiore consapevolezza ambientale, dove Adeje e la sua destinazione turistica, Costa Adeje, cerca un miglioramento sostanziale nella cura e protezione dell’ambiente.
La seconda fase di questo bosco produttivo, ha spiegato il sindaco, “ha a che vedere con il chilometro zero e l’importanza di poter acquisire prodotti il più vicino possibile e legarli alla nostra cultura e artigianato”.
Una foresta produttiva è uno spazio di ecosistema agroforestale multidiverso, che è progettato per imitare una foresta naturale combinando diversi tipi di specie vegetali, che cercheranno di svilupparsi secondo lo spazio a loro disposizione.
Questa varietà di piante permette di sfruttare tutti i benefici e le possibilità che ne derivano, in modo che, a seconda delle combinazioni al momento della piantagione, sarà possibile ottenere diversi prodotti e alimenti.
Il parco avrà una superficie totale di 30.000 metri di terreno. Oltre ad essere una foresta produttiva e commestibile, sarà un giardino botanico e un’aula aperta dove si potranno apprezzare le diverse tecniche di agroforesteria, agroforesteria sintropica e agroforesteria, tra le altre.
In questo stesso spazio, si prevede di avere un mercato per i prodotti, così come uno spazio per la formazione in materie legate all’agricoltura.
Il progetto prevede di incorporare 25.000 specie di piante (alberi di diversi tipi: da frutto, ornamentali, aromatici, medicinali, culinari, ecc.)
Attualmente, 1.500 metri quadrati del parco sono utilizzati per la coltivazione. Data la varietà delle piante, negli ultimi tre mesi è stata raccolta una tonnellata di verdure, una percentuale delle quali viene data al Banco Alimentare Comunale.
Il parco avrà anche una laguna di 290 metri cubi dove vivranno pesci e anfibi, gli uccelli che già nidificano nel parco potranno bere acqua, ci saranno piante acquatiche e sarà un angolo chiave del parco.