L’accordo, firmato questo venerdì a Parigi, è il risultato di “mesi di lavoro” insieme ai responsabili del Museo e “mira a creare uno spazio culturale che pone la capitale di Tenerife al centro della scultura in tutto il mondo, oltre a dare visibilità agli autori canari in questa forma d’arte”, secondo il Consiglio Comunale.
Lo spazio scelto per ospitarlo è il Parco Culturale Viera y Clavijo, il cui progetto di ristrutturazione è attualmente in fase di elaborazione da parte dell’architetto Fernando M. Menis, anch’egli presente all’incontro di Parigi.
L’artista francese è “il più famoso scultore contemporaneo, padre della scultura moderna, e autore di opere iconiche come Il bacio, o Il pensatore, che rappresentano ciò che è la scultura moderna”.
Il progetto di riabilitazione del Viera y Clavijo sarà adattato alle necessità d’uso derivate dall’accordo, e comprenderà anche uno spazio per mostre temporanee che darà visibilità agli artisti locali, oltre a dare luogo alla promozione di un futuro Centro Internazionale di Scultura Moderna e Contemporanea.
Il parco culturale Viera y Clavijo sarà ristrutturato per più di 10 milioni di euro, frutto di un accordo tra il Comune di Santa Cruz e il governo delle Canarie che è stato firmato nel 2018.
Si tratta di un complesso la cui costruzione iniziò all’inizio del XX secolo, secondo i piani degli architetti Mariano Estanga e Miguel Pintor, per la costruzione di una prima chiesa neogotica commissionata da una congregazione di suore belghe.
Alcuni anni dopo, l’intero sito fu ampliato, con l’acquisizione da parte della congregazione del terreno adiacente all’edificio, e una vecchia sala di riunione fu poi convertita nel teatro Pérez Minik.
Oltre ad essere una scuola, è stata anche la sede del Municipio (Dipartimento di Cultura), dell’Università Internazionale Menéndez Pelayo, dell’Università degli Anziani e della Scuola di Musica.
Nel 1986, l’intero complesso è stato dichiarato Monumento di Interesse Storico-Artistico.
L’accordo firmato stabilisce che nel corso del 2022 il Comune e il Museo sigilleranno un protocollo che determinerà la partecipazione delle istituzioni coinvolte e i periodi di tempo per la sua esecuzione.
Il sindaco ha descritto questo accordo come “emozionante per Santa Cruz, per l’isola di Tenerife e per le Canarie, e sarà una calamita per i visitatori, dato che è il primo museo internazionale di questo tipo ad essere installato nelle isole, un’opportunità culturale ed economica unica per l’arcipelago”.
Bermúdez ha indicato che l’obiettivo è quello di “collegare questo progetto con l’esposizione permanente di sculture di strada, che esiste da quasi mezzo secolo nella nostra città, di artisti di fama mondiale, e che, con il futuro Museo Rodin, completerà il marchio della nostra città come capitale internazionale della scultura”.
Inoltre, il sindaco ha sottolineato che genererà “un centro per la diffusione del lavoro di artisti sia locali che nazionali e internazionali”.
Da parte sua, il vicepresidente del Cabildo di Tenerife, Enrique Arriaga, ha descritto la data di oggi come “un giorno molto importante per la città di Santa Cruz, per Tenerife”.
Con l’accordo firmato, ha aggiunto, “potremo godere del Museo Rodin, un fatto che metterà Tenerife in cima alla lista in termini di offerta culturale, con pezzi originali dell’artista francese, e che può essere visitato dai turisti che vengono sull’isola, consolidando un’offerta alternativa al tradizionale sole e spiaggia, in questo caso anche culturale e di livello mondiale”.
Si è tenuta una riunione di lavoro in cui, oltre a José Manuel Bermúdez e Enrique Arriaga, hanno partecipato gli assessori alle Finanze e alla Cultura, Juan José Martínez e Gladis de León, e altri rappresentanti del Museo Rodin per iniziare a lavorare sul contenuto del futuro accordo e sulla formula di gestione dello spazio, ed è stato concordato tra le parti che durante il mese di dicembre i responsabili del Museo Rodin visiteranno Santa Cruz per vedere il Parco Culturale Viera y Clavijo e per continuare a lavorare sullo sviluppo dei dettagli di questo importante progetto.
Bina Bianchini
