Il mese di novembre si caratterizza per il ritorno alla semi normalità nelle isole.
L’unico ricordo della crisi Covid resta l’obbligo della mascherina nei luoghi chiusi ma comunque il flusso turistico ha ripreso, le attività di ristorazione, ozio e accoglienza tornano ai livelli normali così come le società di affitto delle automobili.
Ovviamente questo ritorno del flusso economico alle isole non passerà inosservato per le organizzazioni criminali e questo sicuramente porterà ad un aumento dei borseggiatori lungo le vie pedonali e le spiagge, torneranno ad aumentare i furti nei centri turistici e nelle case utilizzate per l’alloggio turistico.
Dopo il confinamento e un anno di lenta ripresa, il ritorno della piccola criminalità sarà considerato come un preoccupante aumento e probabilmente come una piaga sociale, perché in realtà dopo così tanto tempo molti non ricorderanno la situazione pre pandemia.
Considerando il lavoro effettuato per le forze dell’ordine dello stato, gli investimenti fatti per gli stabilimenti turistici nella sicurezza e l’aumento degli effettivi nella sicurezza privata, considero che pur essendo inevitabile un incremento dei delitti si riuscirà a contenere l’impatto negativo sul turismo, mantenendo gli indici molto al di sotto della situazione nelle isole rispetto agli anni anteriori.
Comunque sia, la prima forma di prevenzione è non convertirsi in vittime, quindi resta raccomandabile chiudere sempre porte e finestre quando ci si allontana dagli appartamenti, non tenere i portafogli nelle tasche posteriori dei pantaloni e le cerniere delle borsette sempre in avanti e possibilmente proteggendo l’apertura con il braccio e soprattutto evitare le zone con grande accumulazione di persone e mantenere il più possibile il distanziamento sociale.