La prossima settimana sarà elaborato un piano d’azione in cui sarà definito il catalogo delle attività suscettibili di aumentare il contagio.
Il viceministro della presidenza del governo delle Canarie, Antonio Olivera, ha annunciato questo giovedì l’accordo del consiglio direttivo per richiedere il “certificato Covid” per le attività ad alto rischio nelle isole.
In una conferenza stampa, ha detto che il ministro della salute, Blas Trujillo, è stato incaricato di elaborare un piano d’azione per la prossima settimana per definire il catalogo delle attività che possono aumentare il numero di persone infettate dal coronavirus.
Olivera ha commentato che in virtù della presentazione del certificato, sarà accreditato che le persone hanno il programma di vaccinazione completo, hanno superato la malattia o hanno un test diagnostico negativo.
Inoltre, ha detto che in attesa della presentazione del rapporto da parte del Ministero Regionale della Salute, questo obbligo di presentare il certificato si applicherà alle attività in spazi chiusi, che sono molto affollati, dove è necessario rimuovere la maschera frequentemente o dove non è possibile mantenere una distanza di sicurezza.
Ha commentato che “la cosa più consigliabile da fare” sarebbe richiedere la ratifica giudiziaria da parte dell’Alta Corte di Giustizia delle Canarie (TSJC), ma aspetteranno la proposta della Salute nel caso ci sia un meccanismo giuridico che non la renda necessaria.
Olivera ha anche sottolineato che è stato concordato che dal 1° dicembre, ai passeggeri dei voli nazionali inizierà a essere chiesto il “certificato Covid”, come è il caso con i voli internazionali, dato che ci sarà un aumento dei viaggiatori a causa del lungo weekend della Costituzione e Natale.
In questa linea, ha indicato che il numero di infezioni in Spagna è ancora “basso”, ma l’obiettivo è quello di ridurre al minimo i rischi.
Per ora, i passeggeri dei voli inter-isola saranno esentati dal presentare il “certificato Covid”.
Questa misura, che è stata attuata il 18 dicembre e si è conclusa il 30 settembre, è uno strumento necessario per continuare a controllare e contenere i casi importati di coronavirus nei viaggiatori provenienti da altre parti del paese e mentre il ritmo della vaccinazione accelera.
A parte i bambini di età inferiore ai 12 anni, le persone in transito che fanno uno scalo nelle Isole Canarie e la cui destinazione finale è un altro paese o un’altra parte della Spagna e che possono dimostrare di essere state fuori dalle Isole Canarie per meno di 72 ore prima dell’arrivo sono esentate dal dover presentare un test negativo.