Il Dipartimento del Patrimonio Storico del Comune di La Laguna ha svelato il progetto del futuro Centro d’Interpretazione El Becerril, un documento che espone le prime idee di questo edificio destinato a diffondere l’eredità guanches che si trova in questa zona di La Cuesta.
Il sindaco responsabile della zona, Elvira Jorge, e l’architetto, Joaquín Galera, sono stati incaricati della presentazione, durante la quale hanno accennato alle caratteristiche principali dell’edificio, come il suo design a quattro piani e l’ascensore panoramico di 15 metri di altezza.
“Si tratta di un evento molto importante” che, secondo Elvira Jorge, testimonia l’impegno del Consiglio per “valorizzare questa enclave”, come indicato nella mozione approvata nella sessione plenaria di febbraio.
Questa proposta, composta da dieci punti, include la costruzione di questa struttura “il più vicino possibile al barranco di Santos, poiché questa è la sua posizione naturale, e nei quartieri di Salud Alto, El Rocío e La Candelaria”.
Ma anche la richiesta al Cabildo di Tenerife di dichiarare i luoghi di sepoltura situati tra i barrancos di Santos, Tabares e Montaña de Guerra un Sito di Interesse Culturale; e la richiesta al Governo delle Isole Canarie di contribuire al pagamento delle indagini archeologiche nella zona.
L’assessore ha sottolineato che si tratta di una zona “invisibile” e che può ancora “fornire sorprese”, dopo tanti anni dalla sua scoperta, grazie alle indagini che saranno realizzate dalla Direzione Generale dei Beni Culturali del governo regionale nelle grotte di El Becerril e le sonde e gli scavi che saranno pagati dal consiglio stesso.
Elvira Jorge ha alluso a due ragioni chiave che giustificano “l’importanza di questa necropoli”.
Si tratta di una grande scoperta, realizzata da Luis Diego Cuscoy nel 1944 e 1945, per la quantità di resti scheletrici della popolazione aborigena che furono trovati: un totale di 50 individui, accompagnati da un abbondante corredo funebre.
Inoltre, all’epoca non era depredata e ci sono “scritti di storici rilevanti che parlano dell’enorme servizio che i resti trovati nelle grotte sepolcrali o nella necropoli hanno fatto per conoscere la storia, la vita e la morte dei Guanci”.
L’assessore ha sottolineato che “queste sono le ragioni” per cui la zona continua ad “andare avanti” nel compito di “mettere il nostro patrimonio archeologico nel posto che merita, proteggerlo, diffonderlo e farlo conoscere”.
A questo scopo, tra le linee strategiche su cui si sta lavorando c’è il Centro d’Interpretazione Archeologica di El Becerril (CIAB), con il progetto preliminare già finalizzato e la redazione del progetto di base e di esecuzione affidata all’impresa pubblica Gesplan, attraverso la quale verranno specificati tutti i dettagli del futuro edificio.
Elvira Jorge ha ringraziato il Governo delle Canarie e il Cabildo di Tenerife per la collaborazione, così come i comuni coinvolti, e ha ringraziato anche Joaquín Galera per il suo “coinvolgimento, professionalità e affetto nell’elaborazione del progetto preliminare”.
Da parte sua, l’architetto che ha elaborato il progetto ha evidenziato il futuro CIAB, perché sarà il “primo edificio dedicato alla cultura guanche”, che cercherà anche di “dare impulso” all’attività economica della zona e promuovere la conoscenza dei valori archeologici e naturali di Anaga.
Con un budget stimato in linea di principio a circa tre milioni di euro, tra le caratteristiche incluse nel documento ci sono la sua ubicazione su un terreno di proprietà comunale di circa 1.000 metri quadrati, le varie sale espositive previste e l’ascensore panoramico che porterà a un sentiero pedonale.
Joaquín Galera ha sottolineato che l’edificio sarà completamente accessibile in modo che “chiunque possa godere di questi valori”, tenendo conto anche del percorso verso le grotte, e sostenibile, in quanto avrà pannelli fotovoltaici per l’autosufficienza.
Sono previsti anche una caffetteria e uno spazio per attività educative.
Attualmente ha due agenti ambientali ausiliari che, solo quest’anno, hanno redatto più di 30 rapporti di ispezione per le corrispondenti procedure amministrative o legali e le loro azioni hanno portato alla rimozione di più di 225 tonnellate di rifiuti in varie parti del comune.
Gli obiettivi dell’UPMA includono la conservazione e l’uso sostenibile dell’ambiente in tutto il comune, attraverso il controllo, le azioni dissuasive e il monitoraggio degli scarichi nelle aree rurali e naturali.
Ma anche l’educazione e la sensibilizzazione ambientale, il rilevamento di specie invasive di flora e fauna; il controllo della caccia e della pesca illegale o di qualsiasi altra attività che possa essere dannosa per l’ambiente naturale, tutto in collaborazione con la Seprona e la Polizia Ecologica comunale.
Bina Bianchini