Fino a qualche decennio fa, le ricostruzioni ossee erano un argomento spinoso anche per i più ferrati dentisti.
Andavano incontro a frequenti insuccessi, (il cosiddetto “furto d’osso”), legati al fatto che le cellule non riconoscevano i materiali sintetici utilizzati come sostegno nelle ricostruzioni ossee.
I fattori di crescita sono stati in questo senso una assoluta rivoluzione.
Spesso mi capita di percepire diffidenza o paura nei miei pazienti e ho pensato di semplificare il più possibile una spiegazione che abbonda sul web ma manca spesso della terminologia utile a far capire alla persona comune che cosa succede esattamente nel suo corpo quando si iniettano i fattori di crescita.
L’importante è la perfetta sterilità e la qualità delle attrezzature, oltre, ovviamente, alla profonda conoscenza della struttura e il funzionamento del nostro corpo.
Mi capita di tanto in tanto di leggere pubblicità di centri in cui si pratica il ringiovanimento cellulare a fini estetici senza l’ombra di un medico nello staff che lo pubblicizza…
Ma questo resta al buonsenso del paziente cliente.
Col sangue non si scherza, oggi come sempre, ma oggi più che mai.
Veniamo a noi, il plasma ricco di piastrine, o PRP/PRGF, è un gel biologico.
Si ottiene dalla lavorazione in vitro del nostro stesso sangue e stimola meccanismi cellulari implicati nella riparazione e nella rigenerazione tissutale.
In particolare attiva la rivascolarizzazione e rigenerazione dei tessuti e la biorigenerazione spontanea.
Gli specialisti di medicina dello sport lo usano come rimedio a infiammazioni muscolo-scheletriche, tendiniti e dolori articolari.
Gli ortopedici per stimolare la produzione di osteoblasti e fibroblasti nel recupero dei traumi e altro ancora di cui parleremo in un articolo specifico in una prossima occasione.
Si tratta in pratica di effettuare, nel tessuto da rigenerare, l’infiltrazione di un concentrato di piastrine ottenuto dal nostro stesso sangue con un semplice prelievo.
Il sangue viene riposto in apposite provette e centrifugato in provetta secondo parametri esatti e controllati, che consentono di isolare i globuli rossi dalle altre cellule del sangue.
Le piastrine inoculate immagazzinano e rilasciano differenti fattori di crescita e stimolano l’attivazione delle cellule staminali e la produzione di tessuto autogeno e sano che in nessun caso può essere rigettato dal nostro organismo che lo riconosce come proprio.
Di fatto si tratta di una imitazione del meccanismo che il nostro corpo usa per riparare una ferita o un tessuto danneggiato.
Personalmente, effettuo infiltrazioni da oltre dieci anni e penso che il nostro organismo sia una macchina meravigliosa.
Quando osservo l’esito di una ricostruzione di tessuto, per lo più a seguito di un intervento chirurgico, resto sempre colpito dalla differenza fra i risultati che si ottenevano anni addietro con le ricostruzioni basate su materiali sintetici e la bellezza e la perfezione del lavoro spontaneo del nostro organismo.
Pertanto, fidatevi di un vecchio dottore, non siate diffidenti o spaventati quando vi propongono di usare i fattori di crescita in un piano di cura.
Nessuno più della natura sa cosa fare e a patto che vi affidiate a professionisti esperti si tratta di una fra le più belle scoperte degli ultimi decenni.
Dott. Alessandro Longobardi