Essenza cittadina è il titolo dato alle celebrazioni della festa grande de La Orotava che recupera così l’orgoglio per le feste patronali e la voglia di celebrarle.
Giugno è il mese clou di feste patronali e celebrazioni sacre che seguono a eventi di convivenza cittadina: le famose romerie, legate al mondo agricolo pastorale e celebrate con il vestito tipico tradizionale della popolazione tinerfeña.
Per tutta l’isola si vedrà gente, di differente età, vestita con el traje de mago.
Nella cittadina de La Orotava le celebrazioni di giugno culminano con la festa del Corpus Domini.
E gli occhi, compreso quello della web del comune, sono puntati sulla piazza dell’ayuntamiento dove prende forma colore e sfumatura, giorno dopo giorno da maggio, incessantemente, il magno tapiz.
Cenere, proveniente dall’eruzione del vulcano di la Palma, per i colori a tonalità nera, unita a sabbia triturata dalle rocce del Teide compone il magnifico tappeto di arte effimera.
Custodi di questa tradizione sono gli alfombristi, categoria quasi sacra, rispettata e osannata, a loro hanno dedicato un monumento all’ingresso di La Orotava, quasi ai piedi della Chiesa.
La sacralità del lavoro di questi artisti è manifestata da inaugurazioni solenni con benedizioni e atti civili.
Dalle 7:00 del 23 giugno le strade di la Orotava saranno decorate con i fiori sui quali poi camminerà la processione del Corpus.
La tradizione dell’infiorata, qui nell’isola e a La Orotava, ebbe inizio nel 1847 con la famiglia Monteverde che accolse con un tappeto di fiori sotto il baldacchino il Corpus Domini in processione davanti casa.
I rappresentanti del governo regionale provinciale e locale insieme alle autorità ecclesiastiche, al vescovo di Valladolid segretario generale della Confederazione episcopale spagnola, e al vescovo Nivarense, insieme ai ragazzi appena sacramentati con la comunione, accompagneranno come di consueto la processione fino a camminare sul tappeto di fiori e poi su quello con le immagini disegnate e sfumate con la sabbia.
Alfombra dei desideri del sentimento e della speranza, alfombra religiosa sociale e umana.
Queste le parole del direttore dell’alfombra, Domingo Gonzalez Esposito, per spiegare l’essenza e il significato del disegno scelto per l’opera.
In più quest’anno è presente un arco, arcos de mazo, alto circa 6 metri a simboleggiare come un ponte la unione delle isole Canarie, che andrà da ingresso a ingresso alla piazza e sotto il quale passerà la processione.
Di arte effimera si tratta per cui, i disegni realizzati con la sabbia saranno visibili poche ore prima della processione.
La alfombra del 2022 è composta da una scena quotidiana della predicazione di Gesù ai discepoli; è rappresentato, quest’anno uno spaccato di vita umana di Gesù, con i discepoli appunto; appare per la prima volta la figura di San Isidro, a celebrare i suoi 400 anni di canonizzazione; la simbologia cristiana della Trinità è raffigurata dal triangolo all’interno del quale si trova tutta la rappresentazione del tapiz.
La parte esterna al triangolo è dedicata all’attualità con i temi della guerra in Ucraina e il cambio climatico, l’inquinamento dei mari e con scene dure di calamità naturali contrastate però dai visi gioiosi e felici dei bimbi, a simboleggiare innocenza e diritto alla felicità dell’uomo su questa terra.
Per celebrare il ritorno alla cosiddetta normalità si ripesca nel passato e si ripropongono misure e dettagli delle alfombre degli anni ‘20 a commemorare, come in un omaggio con dettagli storici, i 175 anni della tradizione alfombrista.
Innegabile che per La Orotava questo è il periodo di massimo orgoglio.
Tutta la cittadinanza sente dentro di sé la tradizione del popolo.
Coinvolti anche gli stranieri residenti nel comune che non possono evitare di cedere al fascino delle tradizioni e al forte sentimento villero, cose che accentuano ancora di più il carattere spensierato e gioioso dell’isola.
Le date da tenere a mente vanno dal 20 al 27 giugno, prendere nota: 20 giugno recital, attuazione del gruppo folkloristico Sabadeños; lettura del Pregon che ufficializza la festa sacra a cura del noto Augustin M. Gonzalez Martin, per tradizione esponenti del mondo intellettuale locale sono sempre stati gli incaricati della lettura del pregon; 22 giugno presentazione e degustazione del vino 2021 Denominazione valle de La Orotava, giovedì 23, il giorno più lungo e più importante: processione del Corpus Domini, per tutto il giorno elaborazione dell’infiorata.
(Ricordiamo che La Orotava celebra la infraoctava, motivo per il quale il corpus domini è celebrato in un giorno differente rispetto al calendario ufficiale, non è una domenica ma un giovedì); Baile de mago il 24, fuochi artificali concerto musicale Son 21 ; 25 e 26 giugno, senza interruzione, per la romeria di San Isidro y Santa Maria de la Cabeza.
È prevista la presenza di oltre duecento mila persone, traducendosi, secondo i dati in possesso del comune, in 5 milioni di entrate economiche nei diversi settori turistici offerti in città.
Un recupero alla grande.
Giovanna Lenti