Il Parlamento delle Isole Canarie sostiene la creazione di un santuario marino in Macaronesia
Si tratta di un’iniziativa promossa dalla Fondazione Loro Parque per proteggere la biodiversità della regione.
Le Isole Canarie e la Macaronesia sono un paradiso per i mammiferi marini grazie alla loro posizione geografica strategica.
Ne è prova il fatto che siamo un hotspot della biodiversità dei cetacei a livello mondiale, ospitando l’85% delle specie di balene e delfini presenti nell’intero Oceano Atlantico settentrionale.
Il Parlamento delle Isole Canarie ha approvato la dichiarazione istituzionale che sostiene la creazione del santuario marino in occasione della Giornata Internazionale degli Oceani che si è celebrata l’8 giugno scorso.
La Loro Parque Fundación, come uno dei leader nella conservazione della flora e della fauna delle isole, promuove questa iniziativa per la protezione della biodiversità marina della Macaronesia, in uno sforzo internazionale per l’uso sostenibile delle risorse degli oceani.
Un santuario marino è un’area protetta che offre rifugio agli animali dell’area dalle minacce che devono affrontare, in gran parte causate dall’azione umana.
Possono anche servire come fonte di conoscenza per la ricerca.
Negli ultimi 30 anni si è assistito a un salto di qualità nelle conoscenze scientifiche sui cetacei macaronesi e sulle loro minacce e, allo stesso tempo, la protezione dei cetacei si è evoluta dal primitivo concetto di santuario alla più olistica Area Marina Protetta (AMP), con lo scopo di raggiungere i nuovi obiettivi di conservazione dei sistemi marini.
Si potrebbe pensare che questi problemi di conservazione riguardino solo i naturalisti o gli esperti di biodiversità che si occupano di specie sconosciute al grande pubblico.
Al contrario, questi problemi rappresentano una minaccia molto seria per l’economia e lo sviluppo dell’intera regione.
D’ora in poi, la Loro Park Foundation lavorerà con gli altri parlamenti macaronesi per ottenere il loro sostegno e spingere Spagna, Portogallo e Capo Verde a promuovere il santuario presso la Convenzione sulla diversità biologica, che renderebbe efficace la protezione anche in acque internazionali.
Anita Caiselli