Il portavoce del Governo delle Canarie, Julio Pérez, ha annunciato durante una conferenza stampa che ha fatto seguito al Consiglio di Governo presso la sede della Presidenza a Santa Cruz de Tenerife, che l’Esecutivo ha deciso di cercare il meccanismo legale appropriato per prorogare il termine che i Comuni delle Isole avevano per completare i piani di sicurezza delle loro spiagge.
Pérez ha spiegato che, dopo aver analizzato la situazione, il governo ha scelto di estendere questo lasso di tempo, che secondo il decreto (del 2018) che regola la sicurezza nelle aree di balneazione era inizialmente di quattro anni (sarebbe scaduto l’8 agosto).
Tuttavia, la maggior parte dei Comuni (circa il 70% delle spiagge) non ha ancora completato tutta la documentazione e, per questo motivo, è stata decisa la proroga, la cui scadenza sarà definita nei prossimi giorni in coordinamento con il Fecam.
Secondo Pérez, ci sono in totale 360 aree balneari che richiedono questo specifico piano di sicurezza, la maggior parte delle quali non si è ancora conformata ai requisiti del decreto.
Il portavoce ha anche spiegato che, tra qualche giorno, il Ministero delle Pubbliche Amministrazioni, della Giustizia e della Sicurezza pubblicherà un’ordinanza, anch’essa redatta in collaborazione con il Fecam e i servizi tecnici del dicastero, con correzioni e chiarimenti sugli allegati del decreto e che specificherà anche la proroga da approvare.
Ad esempio, saranno chiariti i tipi di bandiera, la necessità di servizi di sicurezza unici nelle calette adiacenti, la modulazione dei servizi a seconda dell’afflusso, della pericolosità e di altre caratteristiche di ciascuna caletta o area di balneazione, tra gli altri aspetti.
Pérez ha alluso alla recente sentenza del TSJC che ha ratificato il decreto sulla sicurezza delle spiagge del 2018 e che sostiene che i requisiti di sicurezza dello Stato non vengono aumentati nelle loro specificità, ma che vengono specificati aspetti particolari.
A questo proposito, l’assessore ha sottolineato che la complessità del sistema cerca di adattarsi con precisione alle caratteristiche di ogni spiaggia in base alla sua pericolosità, al numero medio di bagnanti e ad altri aspetti, sempre con l’obiettivo prioritario di evitare gli annegamenti e fornire la massima sicurezza possibile.
“Il fatto che le Isole Canarie abbiano spiagge sicure è qualcosa a cui non possiamo rinunciare”, ha osservato.
Bina Bianchini