La Fondazione Loro Parque indaga su una delle popolazioni di balene più minacciate della Macaronesia
L’istituzione sta finanziando uno studio per conoscere lo stato di conservazione delle popolazioni di megattere a Capo Verde, in collaborazione con altre istituzioni della regione.
Il lavoro della Loro Parque Fundación per più di 20 anni nell’ambiente marino delle Isole Canarie ci ha permesso di avere molte conoscenze sui diversi mammiferi marini che sono presenti nelle nostre isole, ma questo non è il caso di altre regioni della Macaronesia.
A Capo Verde, ad esempio, la Fondazione sta finanziando ricerche per conoscere meglio le popolazioni di balena Yubarta dell’arcipelago, che sono minacciate, ritenute conseguenza della caccia massiccia alle balene nel XIX e XX secolo, particolarmente intensa in questo arcipelago.
Nell’ambito della ricerca, verrà svolto un lavoro di osservazione e analisi degli esemplari trovati nell’area, insieme alla formazione di persone provenienti da istituzioni di altre aree della Macaronesia, in modo che possano apprendere insieme alla popolazione locale un’ampia varietà di aspetti legati alla megattera, come le tecniche di ricerca o la sua biologia.
“Grazie al finanziamento della Fondazione, abbiamo potuto ampliare l’area di studio e utilizzare strumenti che ci permettono di condurre ricerche più approfondite”, spiega Pedro Lopez, coordinatore del progetto Yubarta presso Bios CV.
Lo studio ha già dato i primi risultati, con l’individuazione di un numero record di cuccioli nella zona, un dato di grande importanza in quanto si tratta di un’area di riproduzione per queste balene.
Queste azioni fanno parte del progetto MARCET II, un’iniziativa a cui la Fondazione partecipa e che riunisce centri specializzati nel monitoraggio e nel follow-up della salute dei cetacei, nata con l’obiettivo di promuovere l’attività ecoturistica del whale watching come modello di sviluppo economico sostenibile attraverso la protezione e la conservazione dei gruppi di cetacei residenti in Macaronesia.
Per raggiungere questo obiettivo, è importante avere informazioni complete sullo stato delle popolazioni di questi animali e, in questo modo, conoscere meglio l’impatto delle attività umane su questi mammiferi, per poter svolgere queste azioni in modo più sostenibile.
Cristiano Collina
