Dal frutto essiccato della lucuma, si ricava una polvere che, per le sue proprietà, viene definita “oro degli Inca”. Viene utilizzata, soprattutto come dolcificante.
Ha un indice glicemico basso e perciò può essere impiegata anche dai soggetti diabetici.
Inoltre, è ricca di fibre e carboidrati necessari per il benessere di tutto l’apparato gastrointestinale.
Contiene sostanze benefiche come betacarotene, vitamine B (B1, B2, B3 e B5), sali minerali (in particolare potassio, ferro, calcio e fosforo) nonché fibre e carboidrati.
Il principio attivo della lucuma è la niacina.
Essa ricopre un ruolo importante nel tenere a bada i livelli di colesterolo e trigliceridi nel sangue.
Antiossidante e dolcificante naturale, questo frutto è indicato per chi desidera nutrire e ringiovanire l’organismo,
Il frutto è verde brillante nella maturazione, che vira al castagno quando è maturo.
Nelle varietà coltivate è lungo circa 15 cm e pesa circa 200 g.
Durante la maturazione è pieno di lattice; una volta pronto per il consumo la polpa è di colore giallo-arancione, ricca di amido e molto dolce.
È molto buono da mangiare: ha un sapore intenso, un incrocio tra lo sciroppo di acero e la patata dolce.
Si usa cotta per torte, paste e gelati, frullati, budini.
Per l’alto contenuto di amido, la polpa a lungo andare si secca, ma si può conservare in freezer.
Anna Catalani