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    Il Cabildo di Tenerife rileva un maggior consumo locale di carne bovina e caprina

    Il consumo di carne bovina e caprina locale a Tenerife è in aumento grazie all’elevata competitività del settore nel Paese.

    L’Assessore all’Agricoltura, all’Allevamento e alla Pesca del Cabildo di Tenerife, Javier Parrilla, ha riferito che quest’anno si è registrata una ripresa del consumo di carne bovina e caprina locale, soprattutto grazie all’elevata competitività della carne del Paese, attualmente più economica di quella importata.

    Parrilla spiega in una nota che i grandi commercianti puntano sull’acquisto di carne fresca dell’isola, “non solo per la sua qualità, continuità e freschezza, ma anche perché attualmente la carne di capra e di manzo del continente è più costosa di quella di Tenerife”.

    In particolare, la carne bovina locale ha un costo medio di 5,30 euro al chilo, mentre il costo medio della carne importata è di 6,40 euro.

    “Si tratta di una differenza sostanziale che negli ultimi mesi ha portato a un maggior consumo di carne locale rispetto a quella importata”, aggiunge.

    Carenza di carne in Europa

    Il funzionario dell’isola afferma che questa ripresa è dovuta anche alla scarsità di carne in Europa e precisa che “il mattatoio di Tenerife ha ricevuto capre da altre isole, come La Palma, Fuerteventura e El Hierro, perché gli altri mattatoi non garantiscono la macellazione in tempo”.


    L’assessore isolano è tuttavia preoccupato per il calo di oltre il 5% del consumo di carne di coniglio e per la leggera diminuzione (quasi il 2%) della produzione di carne suina, che interrompe la tendenza all’aumento registrata negli ultimi due anni.

    Nel complesso, tuttavia, la tendenza rimane positiva.

    Infatti, il consumo di carne locale a Tenerife è aumentato del 10% negli ultimi tre anni, passando da 3.881.403 chili nel 2019 a 4.272.702 nel 2021, sottolinea il consigliere.

    Parrilla assicura inoltre che si tratta di un aumento moderato, che risponde alla strategia attuata dalla società isolana fin dall’inizio del mandato, nonché alla valorizzazione della carne fresca di Tenerife presso il consumatore finale.

    “Gli eventi mondiali degli ultimi due anni hanno portato a un maggiore apprezzamento dei prodotti locali, sia per la loro freschezza e continuità che per la loro qualità”, ha aggiunto.

    Per quanto riguarda gli aiuti, il responsabile del settore primario ricorda che il Cabildo ha già versato 1.355.000 euro di aiuti diretti per l’alimentazione del bestiame e che, non appena questo processo sarà completato, verrà esaminato in anticipo un nuovo bando a carico del bilancio 2023.

    In totale, la società isolana stanzierà quest’anno 3,1 milioni di euro per la promozione dell’allevamento.

    Inoltre, altre tre sovvenzioni per un valore di 330.000 euro per il settore zootecnico sono attualmente in fase di elaborazione con urgenza.

    “La guerra in Ucraina e la pandemia hanno moltiplicato il prezzo dei mangimi e dell’elettricità, per questo il Cabildo non solo ha aumentato gli aiuti, ma ne ha anche accelerato l’elaborazione, con l’obiettivo di garantire che gli allevatori ricevano gli aiuti il prima possibile”, ha dichiarato Parrilla.

    Il Ministro ha inoltre sottolineato la creazione del marchio “Carnes Frescas de Tenerife”, che ha contribuito a dare fiducia e sicurezza al settore e il cui obiettivo è migliorare l’identificazione e la qualità dei prodotti locali a base di carne fresca, sensibilizzare sul valore dei prodotti a chilometro zero e dare impulso all’economia locale.

    Ha inoltre sottolineato le varie campagne promozionali per il consumo di carne locale lanciate dalla corporazione isolana nell’ultimo anno e mezzo e ha affermato che il lavoro continuerà su questa linea.

    Bina Bianchini

     

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