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    Il ripristino del bosco bruciato inizierà a ottobre

    Foto losrealejos.es

    Il presidente del Cabildo, Pedro Martín, annuncia un piano da 4,6 milioni di euro per accelerare il recupero delle aree colpite dall’incendio boschivo di quest’estate, che ha avuto origine a Los Campeches alla fine di luglio, si è esteso ai comuni di Los Realejos, San Juan de la Rambla e La Guancha.

    Martin ha dichiarato che quest’anno saranno investiti 1,6 milioni di fondi propri e nel 2023 e 2024, con risorse del governo canario e del governo centrale, saranno stanziati rispettivamente 1,9 e 1 milione.

    L’incendio ha bruciato circa 2.700 ettari di terreno e ora, ha detto il presidente dell’isola, l’obiettivo è quello di essere “proattivi” e non aspettare che l’inverno e la natura facciano il loro lavoro, come è stato fatto, ad esempio, con il ripopolamento del monte Arico dopo l’ultimo incendio.

    Ha detto che verranno rimossi i materiali secchi e la vegetazione facile da bruciare; verranno piantate specie autoctone come barbuzanos, viñátigos e cedri delle Canarie, e verranno pulite le piste forestali per evitare la caduta di sassi in caso di pioggia e dilavamento.

    Martín ha anche sottolineato che l’intervento nell’area sarà utilizzato per migliorare la segnaletica dei sentieri.

    Per quanto riguarda l’origine dell’incendio, ha dichiarato che la Guardia Civil sta ancora indagando su diverse ipotesi ed è “particolarmente preoccupata” per questo caso, dato che poche settimane dopo l’incendio c’è stato un focolaio nelle vicinanze, a El Tanque, che “potrebbe anche essere stato doloso”.

    Il presidente del Cabildo ha confessato di sospettare che l’incendio sia stato doloso, anche se ancora “non può dirlo”, perché non ha tutte le prove.


    Interrogato sulle critiche del sindaco di Los Realejos, Adolfo González, sul piano di rimboschimento, ha affermato che il Cabildo “è stato 24 ore” al piede dell’emergenza e ha dato “informazioni puntuali” a tutti i sindaci, con “riunioni quotidiane e telefonate permanenti come mai prima”.

    Ha anche indicato che il rimboschimento è di competenza del Cabildo, che informerà i consigli comunali dei comuni interessati, e ritiene che, nonostante la “vicinanza delle elezioni”, dovremmo essere felici e collaborare al suo sviluppo, anche se qualcuno “vuole collaborare economicamente”.

    Secondo Martín, è giunto il momento di “essere agili” e di lasciare da parte le amministrazioni che “promettono” di lanciare un piano.

    “Invece di tante riunioni, lavoriamo, prendiamo iniziative, mettiamo i soldi per recuperare le nostre montagne e poi potremo fare tutte le riunioni che vogliamo”, ha detto.

    I lavori inizieranno a ottobre e saranno eseguiti con urgenza.

    Michele Zanin

     

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