Si ritiene che l’uso del telefono cellulare nelle stazioni di servizio rappresenti un potenziale rischio di incendio.
La verità è che esiste una base specifica per questo fenomeno: l’elettricità statica nei telefoni.
La Federal Communications Commission (FCC) degli Stati Uniti sconsiglia l’uso degli smartphone, soprattutto per il rischio di accensione in prossimità di vapori infiammabili, a causa dell’elettricità statica che i telefoni possono generare.
Questa elettricità, in casi molto specifici, apre la porta a scintille e quindi a incendi.
La presenza di queste precauzioni non significa che un incidente si verifichi a causa di queste condizioni.
Infatti, almeno in circostanze normali, è praticamente impossibile che un telefono possa incendiare i fumi della benzina a causa delle scintille generate dall’elettricità statica.
Uno dei motivi più importanti è che i telefoni hanno una potenza troppo bassa per diventare una fonte stabile di combustione.
In realtà, è molto più probabile che, se si verifica un’accensione, questa derivi dall’elettricità statica che noi stessi ospitiamo, che è di gran lunga superiore a quella generata dai telefoni.
Sebbene la FCC e molti altri organismi internazionali abbiano minimizzato il presunto pericolo dell’utilizzo di uno smartphone presso una stazione di servizio, ciò non ha impedito l’adozione di leggi, come quella spagnola.
Nonostante il rischio sia praticamente nullo (insistiamo, in condizioni normali), esiste comunque il fattore di malfunzionamento.
Ad esempio, secondo il blog dell’azienda Qualitas Auto, è consigliabile ridurre l’elettricità statica generata dal corpo all’interno del veicolo facendo qualche passo indietro prima di rientrare in auto.
Considerando l’elettricità statica come un fattore di rischio, il fatto che i materiali all’interno dell’auto caricano il corpo del conducente durante la guida, la cosa più sicura da fare sarebbe che il conducente scaricasse la carica su un’altra superficie, ad esempio una superficie metallica (ovviamente lontano dalla pompa di benzina).
È importante non entrare in contatto con l’ugello del carburante, che è la parte che concentra i gas del carburante.
Prima di afferrare nuovamente il tubo, toccare la superficie dell’auto o una superficie metallica dell’auto senza guanti.
Ma tutto lascia pensare che questo divieto abbia più a che fare con le distrazioni che con i rischi di accensione.
E le ragioni non mancano.
Anche se la stazione di servizio dispone di un servizio dedicato al rifornimento dei veicoli, vengono manipolate alcune sostanze che richiedono determinate precauzioni, come il carburante.
L’uso dello smartphone durante il rifornimento può essere estremamente pericoloso, quindi la minaccia di una multa impedisce all’utente di distrarsi dal compito di rifornire il proprio veicolo.
Michele Zanin