Dà priorità alla protezione dei bambini, è compatibile con il reddito da lavoro e varia da 517 a 1.100 euro al mese.
La nuova legge colloca le Isole Canarie tra le comunità autonome che garantiscono protezione sociale alla popolazione più vulnerabile.
“Oggi è una giornata storica per le Isole Canarie.
Oggi il diritto a una vita dignitosa comincia a essere una realtà.
Oggi la nostra terra è un luogo più giusto”.
Noemí Santana, Ministro dei Diritti Sociali, dell’Uguaglianza, della Diversità e della Gioventù del Governo delle Isole Canarie, ha rilasciato questa dichiarazione dopo l’approvazione in Parlamento del progetto di legge sul Reddito di Cittadinanza delle Isole Canarie.
La nuova legge, che consolida le Isole Canarie come una delle poche comunità autonome in Spagna a garantire un reddito minimo alla popolazione socialmente più vulnerabile, “rappresenta un prima e un dopo nella nostra terra in termini di diritti sociali”, ha dichiarato il Ministro, che ha ricordato che “quando abbiamo assunto la responsabilità dei Diritti Sociali nel Governo delle Isole Canarie, circa 5.500 persone erano beneficiarie del reddito minimo”.
Oggi sono 11.924, una cifra che, sommata alle oltre 20.000 persone che percepiscono il Reddito Minimo Vitale, significa che l’ombrello di protezione del Reddito di Cittadinanza potrebbe raggiungere più di 50.000 unità di convivenza.
L’entrata in vigore del Reddito di Cittadinanza rappresenta un cambiamento di modello rispetto al Sussidio di Inserimento Canario (PCI), che equipara le Isole ad altre comunità autonome in termini di reddito garantito, oltre a migliorare gli importi che i beneficiari ricevono rispetto al PCI, stabilendo lo stesso importo di base del Reddito Minimo Vitale (IMV), che è più generoso dell’attuale PCI.
In questo modo, la Legge sul Reddito di Cittadinanza promossa dall’Esecutivo delle Canarie regola il diritto al reddito di cittadinanza come una prestazione economica concessa al nucleo di convivenza, nominativa e non trasferibile, che garantisce la copertura dei bisogni primari del nucleo di convivenza che non dispone di risorse economiche sufficienti a soddisfarli.
Stabilisce inoltre il diritto all’inclusione sociale e/o a programmi e servizi di inserimento lavorativo, con l’obiettivo di prevenire e assistere le persone in situazione di esclusione sociale o vulnerabilità.
Inoltre, il reddito di cittadinanza integra l’IMV, nel caso in cui l’IMV non fornisca l’intero importo e a seconda delle altre fonti di reddito delle famiglie.
In questo modo si aumentano gli importi, il che consentirà di migliorare l’azione di protezione per la popolazione che ne ha più bisogno, oltre a estendere la copertura aumentando la protezione per le famiglie che possono beneficiarne.
Va ricordato che il reddito di cittadinanza è concepito come un diritto soggettivo che si strumentalizza attraverso un beneficio economico che verrà percepito ininterrottamente fino a quando persisteranno le circostanze per cui è stato concesso e, se del caso, attraverso un processo di inclusione sociale, volto a correggere situazioni di bisogno legate alla mancanza di mezzi di sussistenza, al fine di contrastare l’esclusione sociale e la vulnerabilità.
La nuova legge semplificherà anche le procedure amministrative, eliminando procedure come i rinnovi, che saranno sostituiti da revisioni periodiche, e la notifica da parte delle famiglie ai servizi sociali comunali dei cambiamenti nella loro situazione, per evitare periodi in cui le famiglie non vengono pagate.
Tre tipi di reddito
Secondo la futura legge, potranno godere di questo diritto tutte le persone con residenza effettiva nelle Isole Canarie che si trovino in una situazione di esclusione sociale o di vulnerabilità sociale, come definito nell’articolo seguente, e che soddisfino i requisiti stabiliti nel progetto di legge.
I beneficiari del reddito di cittadinanza saranno sia l’avente diritto sia le persone che compongono il nucleo di convivenza.
Inoltre, il disegno di legge prevede tre diverse tipologie di reddito a seconda dell’esistenza o meno di un reddito nel nucleo di convivenza, che saranno introdotte progressivamente:
il reddito di cittadinanza per l’inclusione e la protezione sociale, che sarà il primo a essere introdotto;
il reddito di cittadinanza per l’inclusione sociale dei giovani;
il reddito di cittadinanza complementare al reddito da lavoro.
Sono inoltre riconosciute tre integrazioni (alloggio, istruzione e pensioni non contributive) che saranno sviluppate attraverso un regolamento specifico.
Bina Bianchini