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    “Extranjería”: il regime giuridico e i documenti per gli stranieri in Spagna

    Parte 3: La residenza permanente

    Uno dei punti sui quali spesso si fa confusione e la “residenza permanente”.

    Dall’anno 2007, con l’entrata in vigore del “Real Decreto 240/2007”, per cittadini comunitari e dei paesi aderenti all’Accordo sullo Spazio Economico Europeo è stata abolita ogni forma di “tarjeta de residencia”. Questa, pur essendo per tali cittadini un diritto soggetto solo al possesso di determinati requisiti (possesso del N.I.E., empadronamiento, capacità economica, assicurazione sanitaria nel caso non si paghino i corrispondenti contributi in Spagna, ecc.) era comunque, di fatto, un permesso di residenza “concesso” dallo stato spagnolo e allo stesso tempo un documento di identità. La sua validità era vincolata al mantenimento dei requisiti che ne avevano permesso il rilascio e doveva essere rinnovata ogni cinque anni, dimostrando di essere ancora in possesso di tali requisiti.

    Dal 2007 invece, i cittadini in regime comunitario che vogliono risiedere legalmente in Spagna per un periodo superiore a tre mesi, hanno l’unico e semplice obbligo di iscriversi nel “Registro Central de Extranjeros”, una anagrafe a livello nazionale tenuta dal Ministero degli Interni. Tale iscrizione è un diritto automatico se si posseggono i requisiti richiesti dalla legge e non ha una scadenza predefinita.

    Al momento dell’iscrizione viene semplicemente rilasciato un certificato di iscrizione, il cui nome ufficiale è “Certificado de Registro de Ciudadano de la Unión” il quale riporta le generalità del titolare, il suo numero di identificazione (N.I.E.), la data di iscrizione e il domicilio del titolare al momento dell’iscrizione. Popolarmente, e purtroppo impropriamente, è chiamato anche “NIE-verde” dal momento che riporta il N.I.E. del titolare ed è stampato su carta verde (in un primo momento in un tradizionale formato A4 ed ora in formato carta di credito).

    L’essere iscritto nel Registro Central e il Certificado de Registro sono due cose differenti e nessuna delle due ha una una scadenza predefinita.

    Il Certificato de Registro non ha una data di scadenza (ed infatti non vi è riportata) in quanto è un semplice certificato di iscrizione. Non accredita infatti che il titolare sia correntemente iscritto al Registro ma semplicemente l’avvenuta iscrizione in una certa data. Non ha quindi alcun senso parlare di rinnovo, e quindi non esistono affatto un “NIE-verde provvisorio” e un “NIE-verde definitivo”.

    Fig.1: Il “Certificado de Registro de Ciudadano de la Unión” è semplicemente un certificato di iscrizione come residente, e come tale non ha scadenza, così come l’iscrizione stessa. Una volta effettuata, il mantenimento dell’iscrizione è però soggetta al mantenimento dei requisiti di legge che l’hanno permessa.

    Neanche la stessa iscrizione nel Registro ha scadenza. Semplicemente (a meno che non sia “permanente”) il suo mantenimento è vincolato al mantenimento dei requisiti che ne avevano permesso il rilascio. Una volta effettuata l’iscrizione, non è previsto alcun tipo di controllo a iniziativa dell’amministrazione pubblica riguardo al fatto che il titolare continui ad essere in possesso dei requisiti richiesti. La verifica è invece prevista nel caso in cui, per esempio, il titolare chieda l’emissione di un nuovo Certificato de Registro, cosa che può verificarsi per furto/smarrimento/deterioro o per ottenere lo status di “Residente permanente”. Nel caso in cui risulti che il cittadino non possieda più i requisiti previsti, l’iscrizione viene cancellata, con la conseguente perdita dello status di residente.


    Fig.2: “Certificado de Registro de Ciudadano de la Unión” corrispondente ad una iscrizione come residente permanente.

    Così come non esistono un “NIE-verde provvisorio” e un “NIE- verde definitivo”, non esiste quindi una residenza provvisoria da trasformare in definitiva dopo cinque anni. L’iscrizione al Registro Central, una volta effettuata, non ha scadenza. Però dopo cinque anni dall’iscrizione, il cittadino straniero che può dimostrare di aver risieduto legalmente in Spagna in modo continuato durante tale periodo, se ancora possiede i requisiti previsti, ha il diritto (e non l’obbligo) di chiedere che la sua iscrizione venga trasformata in “permanente”, cioè una iscrizione il cui mantenimento non è più soggetto in futuro al possesso di alcun requisito. Nel momento in cui, verificato il possesso dei requisiti, l’iscrizione viene registrata come “permanente”, al cittadino viene sostituito il Certificado de Registro con uno nuovo in cui è riportata la dicitura “Residente permanente”. A partire da quel momento, se per esempio viene richiesto un duplicato del certificado, non verrà più effettuato alcun controllo di requisiti. L’iscrizione permanente (e quindi lo status di residente permanente) potrà essere revocata dal Ministero degli Interni solo nei casi di situazioni giudiziarie e/o di pubblica sicurezza previsti dalla legge.

    La richiesta di trasformare la propria residenza in permanente, ottenendo il nuovo corrispondente Certificado de Registro, non è quindi un obbligo. Se non si fa tale richiesta, il cittadino continua ad essere iscritto al Registro e il suo “NIE-verde” continua ad essere perfettamente valido. Ma potendolo fare sono fin troppo evidenti i vantaggi di avere uno status di residente non più soggetto al mantenimento di alcun requisito. 

    Gianni Mainella

     

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