Le Isole Canarie stanno affrontando l’estate ventura con la più ampia programmazione aerea della loro storia con il mercato nazionale.
Il presidente è fiducioso di migliorare le cifre del settore nel 2023 e attribuisce il successo di aver recuperato nel 2022 il 96% del numero di visitatori del 2019 (con un totale di 14,6 milioni di turisti) “al lavoro delle amministrazioni, degli imprenditori, dei sindacati e dei lavoratori”.
Torres considera ancora più importante il fatto che, con un numero di turisti inferiore rispetto all’anno pre-pandemia, la spesa turistica sia aumentata del 16% scontando l’inflazione nel 2022, realizzando così uno dei principali obiettivi di realizzare un settore che generi più ricchezza e meno impatto ecologico.
Il capo dell’esecutivo ritiene fondamentale che le Isole Canarie diventino un hub per la ricarica delle energie rinnovabili e una stazione verde sulle rotte aeree attraverso l’Atlantico, trasformando la sostenibilità non solo in una necessità, ma anche in un’opportunità economica e occupazionale.
Yaiza Castilla sottolinea l’importanza di attrarre i turisti della terraferma perché sono molto fedeli alla destinazione, visto che sette su dieci hanno già visitato le isole, oltre a godere di un numero di ore di permanenza fuori dal proprio alloggio superiore alla media e a scoprire la gastronomia locale.
Le Isole Canarie alla Fiera Internazionale del Turismo Fitur 2023 con una stagione estiva che vanta la più ampia programmazione aerea regolare della sua storia con il mercato nazionale, sia in termini di numero di destinazioni, con collegamenti a 25 città, sia in termini di posti, con 3,5 milioni.
Il presidente ha sottolineato che lo scorso anno “il mercato nazionale ha mostrato un dinamismo ancora maggiore rispetto a quello internazionale ed è quasi riuscito a recuperare completamente il livello del 2019”.
Il capo dell’esecutivo ha sottolineato che le Isole Canarie hanno recuperato nel 2022 il 96% dei visitatori totali del 2019, con 14,6 milioni di stranieri e nazionali (1,94 milioni, con il 98% del totale nel 2019).
Di questi, 12,6 milioni provengono dai mercati internazionali.
Tuttavia, ritiene ancora più importante che l’anno scorso il turismo abbia portato più entrate rispetto al 2019, con circa 19.000 milioni di euro, il che implica un aumento nominale del 27% e del 16,5% se si sconta l’effetto dell’inflazione (10,5% circa).
Ottimismo sul futuro con cautela a causa della situazione internazionale.
Pur essendo cauto sulla situazione internazionale, Torres si è detto ottimista sulle previsioni per il 2023, in particolare sull’aumento del 12,4% dei posti aerei per l’estate 2023 (aprile-ottobre), con un totale di 11,2 milioni di posti programmati rispetto ai 9,9 milioni del 2019.
Si è anche accennato alla crisi vulcanica di La Palma, per la quale le diverse amministrazioni stanno ancora lavorando duramente per risollevarsi, ma ha sottolineato che si cresce nonostante questa nuova battuta d’arresto, che non è mai stata così grave nella storia moderna delle isole.
A questo proposito, ha sottolineato che le Isole Canarie sono state esentate dal pagamento della tassa sul trasporto aereo e marittimo tra le isole, con la terraferma e con una compensazione dei costi se viene utilizzato carburante ecologico proveniente dall’UE, sottolineando che questo dovrebbe servire come opportunità per trasformare le isole in un hub per la ricarica delle energie rinnovabili e in una stazione verde sulle rotte aeree attraverso l’Atlantico.
Secondo i dati del Ministero del Turismo, la crescita dei passeggeri nei primi due mesi invernali (novembre e dicembre) è stata del 12% e nel solo mese di dicembre ha raggiunto il 16%.
“Le prospettive continuano a essere molto positive, vista l’evoluzione delle prenotazioni, che secondo gli albergatori continuano a essere molto forti”, ha spiegato Torres, che ha accennato a come la crisi energetica stia dando una spinta alle vacanze in luoghi con climi caldi, un settore in cui le Isole Canarie occupano una posizione privilegiata in Europa.
Il presidente ha inoltre sottolineato che il miglioramento della connettività si è tradotto non solo in numerose nuove rotte, ma anche in un aumento delle frequenze settimanali, che consentirà molteplici opzioni di viaggio per i turisti, che non saranno costretti a fare il classico viaggio di una settimana.
Per quanto riguarda le nuove rotte lanciate ci sono collegamenti con destinazioni come Jerez, Minorca, Pamplona e San Sebastian, con cui prima non c’era connettività, operate da Binter.
Inoltre, nelle ultime estati sono state aggiunte altre nuove rotte, come Tenerife Sud-Malaga e Lanzarote-Alicante, operate da Ryanair.
Lanzarote-Zaragoza, operate da Vueling.
Lanzarote, Fuerteventura e Gran Canaria con le Asturie, operate da Volotea.
Lanzarote e Malaga, Vigo e Valladolid nei mesi estivi centrali, operate da Air Nostrum.
Queste rotte, anche se iniziate nelle estati precedenti, continueranno il loro consolidamento nel 2023.
Novità di quest’anno, Air Europa opererà anche le rotte Barcellona-Tenerife Nord e Lanzarote e Santiago de Compostela-Tenerife Nord e Lanzarote nei mesi estivi centrali.
Una menzione speciale va fatta per La Palma, che oltre a mantenere i suoi voli per Madrid e Barcellona (Iberia Express e Vueling) consoliderà la rotta da Bilbao operata da Vueling e avrà le operazioni estive programmate da Air Nostrum tra l’isola e Malaga e Santiago de Compostela, in entrambi i casi tra il 13 luglio e il 7 settembre 2023, con un volo settimanale il giovedì.
Tutto ciò contribuirà a compensare il calo della connettività dall’estero.
Per quanto riguarda le isole, Lanzarote sarà quella che ne beneficerà di più, con un aumento del 36% dei posti, seguita da Gran Canaria (16%) e La Palma (15%).
Tra le compagnie aeree, Vueling è quella che sta aumentando di più la sua programmazione, con oltre 300.000 posti in più per l’estate 2023 rispetto al 2019.
Seguono Binter, con oltre 150.000 nuovi posti, e Ryanair e Iberia Express, con oltre 100.000 posti in più ciascuna.
Pare proprio che il desiderio di viaggiare verso le isole sia superiore a qualsiasi fattore di condizionamento economico, sia per questo inverno che per la prossima estate.
Inoltre, Castilla ha evidenziato le virtù del mercato nazionale, che è molto fedele alla destinazione, dato che sette turisti continentali su dieci hanno già visitato le isole in precedenza, oltre al fatto che si tratta di turisti che trascorrono più ore lontano dal loro alloggio (9,6 ore rispetto alle 7,4 ore delle altre nazionalità).
Franco Leonardi