La sudorazione è un fenomeno fisiologico particolarmente importante che interviene nel meccanismo di termoregolazione del corpo, tale funzione viene espletata dalle ghiandole sudoripare localizzate su tutta la superficie corporea.
La produzione giornaliera di sudore si aggira intorno al ½ litro, in condizioni di un aumento della temperatura o di attività fisica la quantità di sudore espulsa può arrivare a raggiungere i 2 litri in un’ora.
Se l’aumento della sudorazione avviene senza che vi sia una variazione delle condizioni esterne o a seguito di attività fisica si parlerà di iperidrosi.
L’iperidrosi è un disturbo patologico caratterizzato da un’eccessiva sudorazione, disturbo che può determinare influenze in ambito lavorativo e sociale con forti ripercussioni sulla sfera emotiva del paziente.
Si possono distinguere due tipologie di iperidrosi, l’iperidrosi primaria e l’iperidrosi secondaria.
Risulta importante prima di eseguire una terapia fare una diagnosi differenziale tra le due tipologie perché diversi saranno i percorsi terapeutici da intraprendere.
L’iperidrosi secondaria, come si può dedurre dalla definizione, è un sintomo di una patologia sistemica in atto, quale per esempio: l’ipertiroidismo, l’obesità, la presenza di neoplasie etc.
In questi casi il percorso terapeutico riguarderà la patologia esistente.
L’iperidrosi primaria, invece, non è conseguente a patologie, la sua causa può essere ricondotta ad una eccessiva attività del sistema nervoso simpatico.
Dal punto di vista clinico si distingue dalla secondaria perché non è interessato tutto il corpo bensì solo delle zone, da questo il nome di focale, l’interessamento è bilaterale.
Le zone maggiormente colpite sono il palmo delle mani, la pianta dei piedi, le ascelle, ma possono essere interessate anche altre parti del corpo, raramente però vi sono più aree interessate.
L’iperidrosi primaria può essere trattata con varie metodologie, uso locale di sostanze antitraspiranti, farmaci che riducono la sudorazione, intervento chirurgico, infiltrazione di tossina botulinica del tipo A (TBA).
La TBA utilizzata per l’iperidrosi è la stessa che viene utilizzata in medicina estetica per il trattamento delle rughe dinamiche, cambia però la sua diluizione e la tecnica di infiltrazione.
La terapia con TBA è una terapia sicura e predicibile, tuttavia vi sono alcune controindicazioni alla sua esecuzione, sarà il medico a seguito di una corretta anamnesi a decidere se il paziente potrà essere sottoposto alla terapia.
La TBA agisce sulla ghiandola sudoripara diminuendone il suo funzionamento determinando una riduzione della secrezione di sudore.
L’infiltrazione della TBA viene eseguita tramite l’ausilio di una siringa dotata di un piccolo ago previa l’applicazione di una crema anestetica, in alcuni casi viene utilizzato del ghiaccio spray oppure viene infiltrato dell’anestetico locale.
Gli effetti si inizieranno ad avere dopo 3-5 giorni dall’infiltrazione della TBA, in taluni casi può essere necessario un retouch che normalmente viene effettuato a 15 giorni dall’infiltrazione.
Gli effetti della TBA sul blocco della sudorazione si manterranno per circa 5 mesi.
Dott. Alessandro Longobardi