Le azioni sono condotte dal Dipartimento per il benessere degli animali attraverso la Fondazione Neotrópico, un centro specializzato nel recupero della fauna invasiva.
Il Dipartimento per il Benessere degli Animali del Comune di Santa Cruz, attraverso la Fondazione Neotrópico, è intervenuto 132 volte quest’anno, localizzando e rimuovendo un totale di 465 animali esotici da case e strade.
Queste specie invasive, oltre a causare gravi problemi all’ambiente, subiscono cambiamenti nel loro comportamento poiché non hanno le stesse condizioni del loro habitat d’origine, il che impedisce loro di adattarsi e sopravvivere quando vengono riportate nei luoghi d’origine, motivo per cui rimangono presso la Fondazione Neotrópico, l’unica del suo genere nelle Isole Canarie.
Il sindaco di Santa Cruz, José Manuel Bermúdez, sottolinea il lavoro della Fondazione Neotrópico “per essere l’unico centro di recupero di fauna esotica delle Isole, che si occupa di salvare e curare animali di questo tipo abbandonati o confiscati a causa di traffici illegali” e lancia un “appello alla responsabilità” di fronte all’elevato numero di “specie invasive che sono state rimosse dall’ambiente naturale, rurale e urbano, e che rappresentano una minaccia per quelle autoctone”.
Da parte sua, l’assessore al Benessere degli animali, Carlos Tarife, sottolinea che “il numero di specie esotiche raccolte finora quest’anno è molto alto, per cui è necessario continuare a sensibilizzare la popolazione sul rischio di introdurre animali di questo tipo a Santa Cruz”.
Il consigliere assicura che “avere un animale catalogato come esotico come animale da compagnia può portare a problemi molto seri e, naturalmente, ad azioni che richiedono molti sforzi e investimenti, poiché distruggono molte specie animali e vegetali”.
L’elenco degli animali esotici raccolti finora quest’anno nella capitale comprende dai pappagalli di Kramer, alle cocorite e alle innumerevoli varietà di pappagalli; alle tartarughe della Florida e della Cina, alle tartarughe nostrane, ai porcellini d’India, ai cincillà, ecc.
Tuttavia, l’incidente più degno di nota è stato quello dei 377 esemplari di gamberi di fiume individuati in vari stagni del parco García Sanabria.
Il Dipartimento per il benessere degli animali ha deciso di rimuoverli in quanto si tratta di una specie potenzialmente invasiva inclusa nell’elenco di quelle che destano preoccupazione nell’UE, che si riproduce molto facilmente e deteriora l’ambiente.
Il Dipartimento per il benessere degli animali e la Fondazione Neotrópico hanno deciso di utilizzare cinque esemplari di anguilla europea nelle vasche degli stagni del Parco García Sanabria per controllare questa piaga dei gamberi.
Ugo Marchiotto