Si avvisa l’utenza che la legge n. 213, art.1, comma 242 del 30 dicembre 2023 ha introdotto nuove misure riguardo alle iscrizioni all’A.I.R.E.
A partire dal 2024, per gli italiani residenti all’estero si apre un nuovo capitolo in termini di obblighi amministrativi.
Con l’entrata in vigore della nuova Legge di Bilancio, l’obbligatorietà dell’iscrizione all’AIRE e le sanzioni correlate per la mancata iscrizione vengono rafforzate, segnalando un approccio più rigoroso da parte delle autorità italiane.
Queste modifiche rappresentano una svolta significativa per la comunità italiana residente all’estero, che deve ora prestare maggiore attenzione ai propri obblighi anagrafici.
L’iscrizione all’A.I.R.E è un diritto-dovere del cittadino (Legge n. 470/1988, art. 6) e costituisce il presupposto per usufruire dei servizi consolari forniti dalle Rappresentanze all’estero, nonché per l’esercizio di importanti diritti.
Si ricorda l’importanza di prendere attenta visione della legge sull’Anagrafe degli Italiani Residenti all’Estero (A.I.R.E.) istituita con legge 27 ottobre 1988, n. 470.
Cos’è l’AIRE e l’Importanza dell’Iscrizione
L’AIRE, acronimo di Anagrafe degli Italiani Residenti all’Estero, è un registro fondamentale per i cittadini italiani che vivono fuori dai confini nazionali.
Istituita nel 1988, questa anagrafe è gestita dai Comuni in collaborazione con le rappresentanze consolari e rappresenta un passaggio obbligatorio per chi trasferisce la propria residenza all’estero.
Il Comune comunica le iscrizioni e cancellazioni d’ufficio effettuate nell’Anagrafe degli italiani residenti all’estero all’Agenzia delle entrate per i controlli fiscali di competenza
L’iscrizione all’AIRE, un tempo considerata un obbligo relativo e raramente sanzionato, diventa ora un requisito imprescindibile per i cittadini italiani all’estero.
Consente di mantenere attivi i propri diritti civili e di accedere a servizi consolari essenziali, come il rinnovo del passaporto e l’esercizio del diritto di voto.
Dettagli sulle Nuove Sanzioni
A partire dal 2024, chi trascura l’obbligo anagrafico si espone a sanzioni pecuniarie maggiorate, che variano tra i 200 e i 1.000 euro per ogni anno di mancata iscrizione, con un limite massimo di cinque anni sanzionabili.
Questo inasprimento delle multe, con un tetto massimo di 5.000 euro, sottolinea la crescente importanza che lo Stato italiano attribuisce alla corretta gestione dei propri cittadini all’estero.
È quindi fondamentale per gli italiani all’estero comprendere l’importanza di adempiere a questo obbligo.
Non Retroattività della Norma
La legge di Bilancio 2024 non è retroattiva, offrendo così un ‘periodo di grazia‘ per coloro che si sono trasferiti all’estero e non si sono ancora iscritti all’AIRE.
Un aspetto cruciale da sottolineare è il periodo di regolarizzazione previsto dalla legge.
Secondo il testo pubblicato nella Gazzetta Ufficiale, i cittadini italiani all’estero hanno 90 giorni per regolarizzare la loro iscrizione all’AIRE senza incorrere nelle sanzioni complete.
Nel caso in cui la comunicazione di iscrizione o la dichiarazione venga effettuata con un ritardo non superiore a 90 giorni, la sanzione pecuniaria prevista sarà ridotta ad un decimo del minimo.
Questa disposizione offre una certa flessibilità, permettendo ai cittadini di adeguarsi alle nuove normative senza subire immediatamente le sanzioni massime.
Invito all’Iscrizione e Risorse Utili
In conclusione, si invita caldamente la comunità italiana che non ha ancora compiuto questo passo, a procedere con l’iscrizione all’AIRE al più presto.
Il Portale dei servizi consolari Fast It offre tutte le informazioni necessarie e facilita il processo di iscrizione.
In alternativa, è possibile rivolgersi direttamente all’Ambasciata Italiana e/o l’ufficio consolare competente per assistenza e chiarimenti.
Per ulteriori informazioni sulla normativa e sulle procedure di iscrizione all’AIRE, si consiglia di consultare la Gazzetta Ufficiale (pag.47 e succ.) e il sito dell’Ambasciata Italiana e/o l’ufficio consolare competente.
Mantenere un collegamento formale e attivo con il sistema istituzionale italiano è fondamentale per ogni cittadino italiano residente all’estero.
Redazione