Il Governo vuole regolamentare un’attività che già oggi rappresenta più del 30% dell’offerta turistica regolamentata delle Isole Canarie.
La nuova regolamentazione degli affitti turistici nelle Isole Canarie attraverso una legge potrebbe entrare in vigore entro la fine del 2024.
Questa è almeno l’intenzione dell’Assessore al Turismo, Jéssica de León, che ha dichiarato durante il Dibattito sulla Nazionalità che questa legge servirà come strumento per le amministrazioni locali per migliorare questa nuova forma di turismo.
De León ha sottolineato che il governo non sta cercando di criminalizzare le case vacanza, ma di regolamentare un’attività che rappresenta già più del 30% dell’offerta turistica regolamentata delle Isole Canarie.
“Quello che abbiamo fatto è stato allineare tutti i regolamenti delle Isole Canarie in modo che siano chiari, in modo che i consigli locali (Comuni) di riferimento abbiano competenza, e accompagneremo anche i consigli nella loro regolamentazione, quelli che desiderano regolamentarlo”, spiega.
“Inoltre, elaboreremo un’ordinanza standard per rendere più facile per i consigli locali legiferare e approvare i regolamenti”.
Nelle Isole Canarie, entro un anno, avremo un orizzonte diverso da quello attuale per quanto riguarda gli affitti turistici.
Senza attaccarle, perché si tratta di un’attività che è destinata a rimanere e che rappresenta già il 30% dell’offerta turistica regolamentata delle isole”.
Jessica de León non è d’accordo con la tesi secondo cui i problemi della mancanza di immobili tradizionali in affitto sono causati dagli affitti turistici.
“La colpa non è del turismo, le ragioni sono da ricercare nel fatto che abbiamo una pessima legge statale sugli alloggi che non tutela i proprietari e fa sì che non mettano in affitto le loro proprietà, vista la mancanza di offerta, la situazione è ancora più tesa e gli affitti turistici sono l’ultimo punto di tutto questo processo”.
In ogni caso, la responsabile del turismo delle Isole Canarie si rende conto che è necessario affrontare le disfunzioni che questo nuovo modello di sfruttamento turistico provoca nel mercato turistico.
Franco Leonardi
