I bunker, situati nel quartiere di La Alegría, furono costruiti dall’esercito durante la Seconda guerra mondiale e oggi servono come deposito/magazzini.
Il Comune di Santa Cruz de Tenerife e l’Autorità Portuale hanno deciso di iniziare un lavoro congiunto per recuperare i tunnel situati all’interno della Montaña de la Altura, nel quartiere di La Alegría, una zona storica della città che rimane “sconosciuta” alla maggior parte dei cittadini.
Il sindaco della capitale, José Manuel Bermúdez, ha manifestato la disponibilità del Concistoro a collaborare con Portos per il recupero di questi bunker nascosti sotto le viscere rocciose, annuncio che ha fatto dopo aver visitato martedì scorso, insieme al presidente dell’Autorità Portuale, Pedro Suárez, e al viceammiraglio e direttore dell’Istituto di Storia e Cultura Navale della Marina Spagnola, Enrique Torres, i tre tunnel, con oltre 170 metri di lunghezza e quasi nove di altezza, che custodiscono storia e leggende.
I tunnel furono costruiti nel 1943 come punto strategico delle infrastrutture militari che il primo regime franchista ideò per difendere le Isole Canarie durante la Seconda Guerra Mondiale e, sebbene l’idea fosse quella di avere una base logistica per rifornire i sottomarini che, curiosamente, non arrivarono mai, servirono come rifugio per i serbatoi di carburante dell’esercito in modo che fossero protetti dai bombardamenti aerei e navali.
Il sito è attualmente utilizzato come deposito dall’Autorità Portuale, dove si accumulano vari oggetti e persino una vecchia auto Humber, una storia sotterranea che lotta con costanti perdite e allagamenti dovuti all’acqua che filtra attraverso le rocce della montagna.
Pertanto, la prima intenzione è quella di realizzare un progetto di restauro congiunto per “recuperare questo gioiello di storia per la città” e per metterlo all’”asciutto” dalle perdite di acqua, ha aggiunto il sindaco.
Ugo Marchiotto
