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    Icod de los Vinos

    Foto di Cristiano Collina

    Pieno di verde, di storia e in riva al mare: questo comune di Tenerife è un paradiso per il turismo primaverile e attivo.

    Questa località di Tenerife ospita l’albero più famoso delle Canarie.
    Nota per la sua cultura del vino, Icod de los Vinos sorprende anche per la presenza di una delle grotte più curiose del mondo.
    Sebbene possa sembrare che alle Canarie non esistano stagioni, o non come le intendiamo sulla terraferma, la realtà delle Isole Canarie ci invita anche a scoprire i suoi angoli in alcuni periodi dell’anno in cui possiamo anche avere qualche giorno di riposo.
    Per questo motivo, ci sono fughe in primavera perfette per visitare la parte settentrionale dell’isola di Tenerife, che sorprenderà molti viaggiatori per la scoperta di paesaggi verdi, ai piedi del Monte Teide, che finiscono per fondersi con il blu del mare.
    Un vero lusso in città come Icod de los Vinos, una delle più belle di tutta Tenerife, e un ottimo programma per tutte le età in qualsiasi periodo dell’anno.
    Storia, architettura, gastronomia, enoturismo, turismo balneare e attivo sono sorprendenti in questo comune di poco più di 22.000 abitanti, situato nel nord-ovest dell’isola, Icod de los Vinos onora il suo nome da secoli.
    Conosciuta per la sua importanza vitivinicola fin dal XVI secolo, quando la fama del vino canario iniziò a essere conosciuta oltre i nostri confini, Icod de los Vinos è da allora un’enclave fondamentale per comprendere il settore sulle isole.
    Tanto che il comune è addirittura incluso in una piccola denominazione di origine chiamata Ycoden-Daute-Isora, che garantisce la qualità e l’origine dei vini della zona, e che coinvolge diversi comuni del nord e dell’ovest di Tenerife.
    Caratterizzata da un carattere verde e umido, Icod de los Vinos ha fatto fortuna anche grazie all’industria dello zucchero.
    Tuttavia, un incendio alla fine del XVIII secolo distrusse parte della città.
    Questa tragedia si trasformò in un’opportunità, poiché parte del villaggio e l’area intorno allo zuccherificio furono ricostruiti per completare la città con aree verdi.
    Con uno dei centri storici meglio conservati e più autentici dell’isola di Tenerife, Icod de los Vinos è un viaggio nel passato dove si può vedere quello stile architettonico che fonde le Canarie con l’America, segnato dal carattere migrante della zona.
    Nel quartiere vecchio di Icod de los Vinos si trovano grandi esempi di questo stile, come l’impressionante Plaza Andrés de Lorenzo de Cáceres, costellata di palme e alberi subtropicali e dominata dalla Chiesa di San Marcos Evangelista.
    Inoltre, dalla chiesa si può scoprire una splendida vista sul vicino più illustre di Icod de los Vinos: il millenario albero del drago.
    Simbolo della cultura canaria e della particolare vegetazione della Macaronesia, questo albero, che ha più di 800 anni, è un simbolo di Tenerife e delle isole.
    Situato nel Parque del Drago Milenario, questo albero è alto 20 metri e ha una chioma di 20 metri ed è uno degli esempi più maestosi di questa specie.
    Nel parco sono presenti anche altri piccoli alberi drago.

    Oltre al suo paesaggio urbano, Icod de los Vinos sorprende anche con un monumento naturale unico: la Cueva del Viento.

    Foto www.cuevadelviento.net

    Si tratta del quinto tubo vulcanico più grande del mondo, un labirinto di 18 chilometri accessibile a tutti, con una durata stimata di un paio d’ore.

    Oltre a tutto questo, a Icod de los Vinos ci sono altri progetti, come la Casa del Plátano, un museo dedicato alla banana, che spiega l’arrivo della coltura nelle Isole Canarie e come si è evoluta questa attività, fondamentale per l’economia agricola delle Canarie.
    Bina Bianchini

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