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    Tensioni sociali alle Canarie – I residenti contro le agenzie immobiliari focalizzate sulla clientela straniera

    Le Isole Canarie stanno vivendo un periodo di forte tensione sociale a causa della difficoltà dei residenti locali nell’accedere a soluzioni abitative a prezzi accessibili. 

    La situazione è esplosa in una serie di proteste contro il modello turistico predominante e, in particolare, contro alcune agenzie immobiliari percepite come orientate a favorire la clientela straniera.

    Uno degli episodi più emblematici è stato il caso della società immobiliare Getaway Real Estate. 

    La loro pubblicità, che promuove finanziamenti agevolati fino al 70% per gli acquirenti non residenti, ha scatenato una forte reazione sui social network e nelle strade. 

    Questo si leggeva sul manifesto pubblicitario ad Arguineguín, una località turistica nel comune di Mogán, al sud di Gran Canaria.

    La direttrice dell’agenzia, María Jiménez, ha difeso la posizione della società, sottolineando che 42 dei 53 immobili venduti non sono stati acquistati da stranieri. 

    Tuttavia, questo dato non riesce a placare il malcontento generale. 

    Infatti, nonostante la maggior parte delle vendite sia destinata ai locali, il problema dell’accessibilità economica rimane critico. 


    I prezzi elevati e le difficoltà di accesso al credito continuano a escludere molti canari dal mercato immobiliare.

    Il problema dell’accesso agli alloggi

    La questione dell’accesso agli alloggi è un tema centrale nelle proteste dei residenti delle Canarie. 

    Il mercato immobiliare locale è stato notevolmente influenzato dalla domanda turistica e dagli investimenti stranieri, fattori che hanno contribuito all’aumento vertiginoso dei prezzi delle case. 

    Questo ha reso sempre più difficile per i residenti locali trovare alloggi a prezzi accessibili.

    L’offerta di finanziamenti agevolati agli stranieri da parte di alcune agenzie immobiliari, come Getaway Real Estate, ha ulteriormente esacerbato la situazione, creando una disparità tra chi può permettersi di acquistare una casa e chi no. 

    Questa situazione alimenta un sentimento di esclusione tra i residenti, che vedono le loro possibilità di accesso a una casa sempre più ridotte.

    Il potere economico degli stranieri

    Al di là della polemica sull’accessibilità alla casa, è innegabile che il potere economico degli stranieri, in particolare inglesi, tedeschi e nord europei, sia nettamente superiore a quello dei canari e dei paesi del Mediterraneo in generale. 

    Questo squilibrio economico rende gli acquirenti stranieri particolarmente attraenti per le agenzie immobiliari, che vedono in loro investitori capaci di acquistare senza molte difficoltà finanziarie. 

    Di conseguenza, le agenzie immobiliari sono incentivate a privilegiare questa clientela, contribuendo ulteriormente alla marginalizzazione dei residenti locali dal mercato immobiliare.

    La necessità di un intervento politico

    Le proteste contro Getaway Real Estate sono solo la punta dell’iceberg di un problema più ampio che affligge le Canarie. 

    L’aumento dei prezzi degli immobili e le difficoltà di accesso al credito richiedono un intervento deciso da parte delle autorità.

    Alcune misure da adottare, spesso richiamate dalla cronaca sono: 

    Il controllo dei prezzi degli affitti, stabilendo un tetto ai prezzi di locazione, per evitare speculazioni e garantire che gli alloggi siano accessibili a tutti.

    Incentivare l’acquisto di appartamenti, offrendo sconti fiscali e crediti agevolati ai residenti che intendono acquistare un’abitazione.

    Sostenere l’edilizia popolare, investendo nella costruzione di case a prezzi accessibili per le fasce più deboli della popolazione.

    Lottare contro l’abusivismo immobiliare, sanzionando chi sfrutta il mercato immobiliare per scopi illegali o speculativi.

    Da evidenziare, ed è innegabile, che le autorità locali abbiano dimostrato molta più celerità e proattività nel promuovere lo sviluppo economico, per attrarre investimenti e agevolare l’insediamento di imprese multinazionali.

    Quando invece si tratta di affrontare il problema critico dell’accessibilità abitativa, le loro azioni sono più lente e timide. 

    Le misure menzionate sono state oggetto di dibattiti accesi, sterili e stucchevoli senza risultati concreti.

    La percezione di una mancanza di volontà politica nel risolvere la crisi abitativa è diffusa tra la popolazione, alimentata da una lentezza esasperante nel concretizzare le proposte e dalla priorità data ad altri settori economici.

    Quindi, le proteste contro Getaway Real Estate rappresentano un segnale forte e chiaro che i residenti delle Canarie non sono più disposti a tollerare una situazione che li esclude dal mercato immobiliare. 

    Questa situazione potrebbe essere un segnale di allarme per qualcosa di più grave che potrebbe verificarsi in futuro se non vengono prese decisioni appropriate. 

    Ecco alcuni scenari possibili, da non trascurare:

    Aumento delle disuguaglianze: la difficoltà di accesso agli alloggi per i residenti, unita all’aumento dei prezzi delle case e degli affitti, potrebbe portare ad un’accentuazione delle disuguaglianze sociali. 

    Questo potrebbe generare malcontento e tensioni sociali, con il rischio di proteste e disordini, che potrebbero sfociare nel fenomeno degli “okupas” ovvero l’occupazione abusiva.

    Esodo dei residenti: se i residenti non riuscissero a trovare un alloggio accessibile, potrebbero essere costretti a lasciare le isole. 

    Questo porterebbe ad un impoverimento del tessuto sociale e culturale delle Canarie, oltre che a un calo della forza lavoro locale.

    Degrado ambientale: un aumento del turismo incontrollato potrebbe mettere a rischio l’ambiente delle Isole Canarie. Questo potrebbe includere un aumento dell’inquinamento idrico e atmosferico e la distruzione degli habitat naturali e l’erosione del suolo, tutti fenomeni già presenti.

    Italiano alle Canarie

     

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