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    Autunno a Tenerife: mare, avventura, relax…

    Foto di Cristiano Collina

    Due giorni di autunno a Tenerife sono sufficienti per un’infinità di progetti e, dato che l’isola offre così tanto, bisogna scegliere bene la zona e le attività da organizzare. 

    In questa occasione è stato il momento di provare emozioni nel sud, dove il tempo è quasi sempre buono. 

    Ed è proprio ad Adeje che si trova questa calda costa con una varietà di strutture che includono relax, svago e gastronomia, ma anche escursioni audaci come trekking, parapendio, ciclismo e whale watching.

    Va detto che il vulcano non ha mai lo stesso aspetto. 

    Si veste di abiti diversi per ogni occasione. 

    Visto dalla vicina isola di La Palma, appare come un immenso colosso che domina l’orizzonte. 

    In inverno la bianca coltre di neve (che spesso non c’è) nasconde il suo inquietante cratere, mentre sulla strada curvilinea che vi conduce, si profila tra le sue pendici, quasi innocuo, anche se dipinto dalle venature verdastre e rossastre che lo attraversano, e la terra che, un tempo lavica, oggi ha assunto toni tipici di film come Dune. 

    Bisogna fare un respiro profondo per riprendere fiato e tapparsi le orecchie, perché nonostante l’aspetto tranquillo, la sua altezza, 3.718 metri, non lascia indifferenti.


    A pochi metri dalla strada si trova Vilaflor, probabilmente il villaggio più alto della Spagna. 

    Come prevedibile, ha una bella leggenda che risale all’epoca guanche, quando si chiamava Chasna, fino a quando il capitano Bracamonte si innamorò di una donna aborigena e, quando la perse e impazzì di dolore, gridò “Ho visto il fiore”, un lamento che diede origine all’attuale nome del villaggio. 

    Da ricordare anche Pedro de San José de Betancur, personaggio storico delle Isole Canarie, nato a Vilaflor e considerato il primo santo del Guatemala e dell’America Centrale, il cui mosaico è ripetuto all’ingresso delle case del villaggio. 

    Un villaggio canario per eccellenza; i suoi muri bianchi sono delineati da pietre, balconi che sembrano ricamati in legno e un’allegra flora autoctona. 

    I legni nobili parlano della volontà di fondersi con il magnifico ambiente in cui vive, all’interno del Parco Naturale Corona Forestal del Teide, dove spicca il Pino de las Dos Pernadas, albero autoctono e il più alto del Paese con i suoi cinquantasei metri di altezza.

    Il mattino seguente facciamo una gita in barca, un mare sereno e un catamarano su cui navighiamo per qualche ora sorvegliati da delfini saltellanti e balene pilota di sette metri di lunghezza, lungo questa rotta parallela alla costa di Adeje, che, tra l’altro, ha una Carta per la sostenibilità del Whale Watching.

    Marco Bortolan

     

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