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    Il tasso di fertilità delle Isole Canarie è ai minimi termini, il più basso della Spagna

    La media nelle isole è di 0,86 figli per donna, quando il minimo per garantire il ricambio generazionale è 2,1; l’invecchiamento di El Hierro, La Gomera e La Palma è motivo di preoccupazione.

    Le Isole Canarie hanno il tasso di fertilità più basso della Spagna. 

    Alla fine del secolo scorso, l’arcipelago era la seconda comunità autonoma con il più alto tasso di natalità del Paese, ma oggi le isole hanno un tasso di fertilità medio di 0,86 figli per donna, cioè nemmeno la metà di quello considerato normale per garantire il ricambio generazionale, che è di due figli (2,1), avvertono esperti come il professore emerito dell’ULL José León García, che mette in relazione questi dati con la situazione economica delle Canarie negli ultimi anni, con salari bassi, un livello di disoccupazione e tassi di povertà superiori alla media nazionale, oltre a essere una delle comunità autonome con il più alto tasso di rotture matrimoniali. 

    A questo si aggiunge un altro fattore: il ritardo nell’età del concepimento dei figli, che riduce la possibilità di averne.

    Precisamente, l’Istituto Nazionale di Statistica ha riferito ieri che le Isole Canarie sono state la terza comunità che ha registrato il maggior calo nel numero di nascite da gennaio a giugno di quest’anno, con una diminuzione dell’1,95%, secondo i dati forniti dall’INE.

    Nei primi sei mesi dell’anno sono state registrate in Spagna 156.202 nascite, con un aumento dello 0,28% rispetto ai primi sei mesi del 2023, interrompendo la tendenza al ribasso degli anni precedenti.

    D’altra parte, la popolazione dell’arcipelago sta invecchiando a un ritmo sempre più elevato, soprattutto nelle isole più occidentali, dove il numero di residenti di età superiore ai 65 anni sta aumentando in percentuale rispetto alla popolazione totale. 

    Nelle Isole Canarie ci sono 126 over 65 ogni 100 giovani, una cifra vicina alla media nazionale (129/100), nonostante l’inserimento di giovani immigrati nel mercato del lavoro dell’isola, soprattutto attraverso il settore alberghiero e della ristorazione.


    Ma il problema dell’invecchiamento della popolazione si è acuito negli ultimi anni a El Hierro, La Gomera e La Palma, nell’ordine, al contrario di quanto accade a Lanzarote e Fuerteventura. 

    Nelle cosiddette Isole Verdi, la percentuale di persone in età pensionabile va dal 22% di La Palma e La Gomera al 23% di El Hierro, a dimostrazione di una realtà economica che si ripercuote sui giovani nell’accesso al mercato del lavoro, generando un’eccessiva dipendenza dalle amministrazioni pubbliche.

    José León García, che da anni chiede politiche demografiche per queste tre isole, unite a misure per stimolare l’economia e generare occupazione, sottolinea il forte peso storico dell’emigrazione in questi territori e il suo conseguente riflesso nel calo della natalità.

    Michele Zanin

     

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