More

    Tierra del Trigo, un trompe l’oeil canario da scoprire

    Foto di Noemí Rodriguez

    Insospettabile e speciale, ecco come si presenta questo angolo del nord-ovest di Tenerife.

    Più a ovest di note località di Tenerife come Icod de los Vinos o Garachico, in direzione di Punta de Teno, entriamo nei confini del comune di Los Silos, dove un quartiere chiamato Tierra del Trigo ci invita con il suo nome a immaginare uno scenario che cattura la nostra attenzione.

    Partiamo per scoprire cosa si cela dietro questo curioso toponimo a queste latitudini, sospettando di poterci imbattere in qualcosa di inaspettato…

    Siamo a Tierra del Trigo, un quartiere del comune di Los Silos, nel nord dell’isola. 

    Siamo alla ricerca di un paesaggio all’altezza del suo nome, ma ci rendiamo subito conto che non è quello che ci aspetteremmo di trovare. 

    La piccola cappella di Nuestra Señora de Lourdes e il grande albero araucaria che si erge portentoso accanto ad essa ci dicono che siamo effettivamente arrivati nel punto esatto in cui si trova questo insediamento, ma nei dintorni troviamo poche tracce della realtà che potrebbe essere all’altezza del suo nome.

    Tuttavia, ci rendiamo subito conto che non può essere una coincidenza che anche il nome del comune, Los Silos, indichi questa direzione, e scopriamo che già all’inizio del XVI secolo si ha testimonianza dell’esistenza di depositi di cereali in questo punto.

    La Terra del Trigo è stata strettamente legata alla coltivazione del grano, anche se oggi rimane solo un’attività residuale a favore della coltivazione della vite, che è quella che ha assunto il vero peso nell’agricoltura locale, con la presenza, addirittura, di alcune cantine.


    Così, nei campi, spesso disposti a terrazze, possiamo vedere un paesaggio di viti e patate, soprattutto, e alcuni resti di quel passato così strettamente legato al grano.

    È sorprendente quanto il paesaggio cambi man mano che ci si allontana dalla fascia costiera del comune di Los Silos e ci si dirige verso gli altopiani, lungo la strada che porta alla Tierra del Trigo.

    In basso, a livello del mare, l’ambiente aspro della piscina di Los Chochos, con la curiosa cartolina dello scheletro di balena che ci accoglie in questo punto, contrasta nettamente con il paesaggio che troviamo man mano che saliamo e iniziamo a notare i rilievi che, più in alto, ospitano zone spettacolari come il Monte del Agua.

    Nel mezzo, il distretto di Tierra del Trigo, con poche centinaia di abitanti, è un luogo sorprendente. 

    Sorprende per i suoi paesaggi inaspettati, spesso unici nell’isola, per i suoi panorami incredibili e per i suoi angoli davvero accattivanti.

    Alcuni di essi, come i barrancos che si aprono longitudinalmente verso il mare, le terrazze disposte lungo i pendii, sfruttando al massimo l’uso del terreno dove colture e boschi si mescolano in una simbiosi ammirevole, le splendide viste sul Teide in una direzione e verso il cono vulcanico della Montaña de Taco o i domini di Buenavista nell’altra, con il suo faro come vessillo in lontananza, accendono i nostri sensi.

    Al di là dei panorami, Tierra del Trigo è diventata un punto ricorrente per gli itinerari escursionistici e dal centro del paese partono diversi sentieri segnalati di grande bellezza. 

    Uno di questi, il più singolare, è quello che conduce alla cascata artificiale di Lomo Morín, creata dal corso di un vecchio canale di irrigazione che finisce per cadere a cascata in un luogo con viste impressionanti. 

    Il colore biancastro dell’acqua, risultato dell’alta concentrazione di calcare, è una delle caratteristiche più suggestive del percorso. 

    Il sentiero PR TF-53, tra Los Silos, Cuevas Negras ed Erjos, attraversa la Tierra del Trigo e permette di accedere a questo luogo meraviglioso.

    Franco Leonardi

     

     

    Articoli correlati