Il provvedimento è entrato in vigore il 1° novembre e la mancata presentazione comporterà la sospensione dei pagamenti dell’indennità di disoccupazione.
I beneficiari di indennità di disoccupazione saranno obbligati a presentare la dichiarazione dell’Imposta sul Reddito delle Persone Fisiche (IRPF), anche se l’importo percepito non raggiunge il limite a partire dal quale è obbligatorio dichiarare l’IRPF.
Questa nuova imposta per i lavoratori, i richiedenti e i beneficiari di indennità di disoccupazione entra in vigore il 1° novembre ed è inclusa nel Regio Decreto 2/2024, del 21 maggio, che adotta misure urgenti per semplificare e migliorare il livello di assistenza per la protezione dalla disoccupazione, e pubblicato nel BOE il 22 maggio.
L’articolo 299 stabilisce chiaramente che tra gli obblighi dei richiedenti e dei beneficiari di indennità di disoccupazione (paro) c’è quello di “presentare la dichiarazione annuale corrispondente all’imposta sul reddito delle persone fisiche”.
In caso di inadempienza, lo stesso decreto stabilisce che l’indennità di disoccupazione sarà sospesa “quando l’ente gestore rileva che i beneficiari delle indennità non hanno ottemperato, durante un anno fiscale, all’obbligo di presentare la dichiarazione dell’Imposta sul Reddito delle Persone Fisiche, alle condizioni e nei termini stabiliti dalla normativa fiscale vigente”.
Il regolamento dell’IRPF stabilisce che si è obbligati a presentare la dichiarazione dei redditi quando il reddito annuo supera i 22.000 euro o quelli con due o più pagatori che ottengono da 15.876 euro in poi, a condizione che la somma di quanto percepito dai pagatori minori sia pari o superiore a 1.500 euro.
Ora, ricevere l’indennità di disoccupazione, qualunque sia l’importo, obbliga a presentare la dichiarazione dei redditi, come è richiesto anche se si percepisce il Reddito Minimo Vitale.
Se non lo fate, non potrete continuare a ricevere la disoccupazione fino a quando non lo presenterete.
Sempre più spesso la dichiarazione dei redditi è un obbligo a prescindere dal reddito.
Nell’ultima campagna fiscale, tutti i lavoratori autonomi sono stati obbligati a presentare la dichiarazione dei redditi, anche se fino all’anno scorso i lavoratori autonomi che guadagnavano meno di 1.000 euro all’anno non erano obbligati a farlo.
La presentazione della dichiarazione dei redditi non implica necessariamente un pagamento di imposte elevato; dipenderà dall’importo della dichiarazione, dalle ritenute effettuate e dalle detrazioni a cui si ha diritto.
Le indennità di disoccupazione sono gestite dal Servizio pubblico statale per l’impiego (SEPE) e sono soggette a una trattenuta sull’equivalente del salario minimo interprofessionale, che quest’anno ammonta a 15.876 euro all’anno.
Franco Leonardi