Addio agli abusivi in 15 giorni: questa è la data di entrata in vigore della nuova legge e questo è il modo in cui verranno eseguiti gli sfratti espressi
Vi diciamo quali sono le scadenze perché il cambiamento diventi realtà e perché la risoluzione e lo sgombero siano più rapidi.
L’origine di questa svolta risale al 14 novembre.
In quell’occasione, la sessione plenaria del Congresso dei Deputati ha introdotto una modifica legale nella Legge di procedura penale (LECrim).
Una modifica che accelererà gli sgomberi nei casi di occupazione per violazione di domicilio.
Un emendamento del Partito Nazionalista Basco (PNV).
Nello specifico, l’emendamento stabilisce che i reati di usurpazione e violazione di domicilio saranno trattati nei cosiddetti processi a procedura abbreviata (o processi rapidi).
Ciò significa che saranno giudicati entro un massimo di 15 giorni dalla loro presentazione in tribunale.
L’aspetto curioso di questa nuova situazione è che è andata avanti con il sostegno del Partito Popolare (PP), di Junts, di Esquerra Republicana de Cataluña (ERC), di Bildu, di Unión del Pueblo Navarro (UPN) e di Coalición Canaria (CC).
Il Partito Socialista Operaio Spagnolo (PSOE), Sumar, Podemos e il Blocco Nazionalista Galiziano (BNG) hanno votato contro.
Vox si è astenuto.
L’emendamento del PNV è stato introdotto nel progetto di legge sull’efficienza del servizio pubblico della giustizia. È stato approvato nella sessione plenaria del Congresso con il sostegno del governo e dei suoi alleati. Il PP e Vox hanno votato contro.
Il suddetto emendamento modifica l’articolo 795.1 della LECrim in modo che sia i reati di furto con scasso (articolo 245 del Codice Penale) sia quelli di violazione di domicilio (articolo 202 del Codice Penale) vengano trattati con la procedura abbreviata dei processi giudiziari.
In altre parole, i cosiddetti processi rapidi.
La conseguenza è che sia la loro risoluzione che gli sfratti che possono essere ordinati in questo tipo di processo saranno accelerati.
La modifica, in questo modo, è già stata introdotta nella Legge sull’efficienza della giustizia, che è stata inviata al Senato.
Nella Camera Alta, il PP ha la maggioranza assoluta, quindi non si prevede che venga abrogata.
Secondo i dati del Consiglio generale della magistratura (CGPJ), il tempo medio per uno sfratto è di 20,5 mesi.
Quando entrerà in vigore?
Una volta passato al Congresso, il testo è già al Senato.
Alla Camera alta, il termine per discutere la proposta è di due mesi.
In quella sede, potrebbero accadere tre cose: uno, potrebbe essere approvata così com’è; due, potrebbe essere oggetto di veto da parte della maggioranza assoluta; tre, potrebbe essere modificata una parte del testo.
Tenendo conto che il PP ha la maggioranza assoluta al Senato, è molto probabile che venga approvato così com’è. In tal caso, entro 15 giorni, il Re dovrà sanzionare, promulgare e ordinare la pubblicazione della legge.
Dopodiché, l’ultimo passo sarà la pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale dello Stato (BOE).
Quando entrerà in vigore?
Il giorno in cui sarà inserita nella legge.
Se non è specificato, entrerà in vigore 20 giorni dopo la pubblicazione nel BOE.
Vale la pena ricordare che, secondo il Ministero dell’Interno, nel 2023 ci sono stati 15.289 reati penali legati all’usurpazione o all’effrazione di beni.
Nel 2022, le denunce sono state 16.726. In altre parole, si è passati da quasi 46 al giorno nel 2022 a 42 nel 2023.
Come saranno gli sfratti express?
A questo punto è bene chiarire che lo sfratto avverrà a processo avvenuto, non alla presentazione della denuncia.
Sarà quindi necessario attendere il primo giorno del processo per contare i 15 giorni.
Un percorso che può prolungarsi a causa dell’elevato carico di lavoro e della mancanza di personale nei tribunali.
E, una volta emessa la sentenza, lo sfratto verrà eseguito immediatamente.
Perché?
Perché in questo tipo di situazione non viene effettuato il cosiddetto studio di vulnerabilità, che finisce per ritardare il processo.
Tra le altre ragioni, perché si tiene conto del fatto che gli occupanti abusivi abbiano o meno figli.
Un altro aspetto da sottolineare è che non tutti i reati di abusivismo saranno coperti da questa modifica.
Ad esempio, non riguarderà gli inquiokupa.
Pertanto, se l’inquilino ha un contratto e non paga, o non se ne va alla scadenza del contratto, non seguirà questo processo rapido.
La procedura rapida riguarda solo gli abusivi che commettono i reati di usurpazione e violazione di domicilio.
Sebbene il numero di abusivi sia diminuito, l’abusivismo è ancora un problema serio sia per chi possiede un immobile sia per chi possiede una seconda casa.
In ogni caso, di fronte a un’occupazione abusiva, i proprietari spesso chiamano la polizia.
La polizia può intervenire e sfrattare gli abusivi quando scopre che il reato è in corso o è molto recente.
Può sfrattarli senza un’ordinanza del tribunale, purché ci siano testimoni e prove evidenti.
Si tratta della cosiddetta flagranza di reato.
La polizia può intervenire se la denuncia da parte del locatore o di terzi viene fatta entro 48 ore dal verificarsi dell’occupazione abusiva.
Se l’abitazione occupata abusivamente è quella abituale, si parla di violazione di domicilio.
In questo caso la polizia può agire senza bisogno di un mandato.
E se c’è violenza o intimidazione nei confronti dei proprietari, si può considerare un’emergenza in cui intervenire senza bisogno di un procedimento legale.
Se questi criteri non sono soddisfatti, è necessario sporgere denuncia e attendere un’ordinanza del tribunale per procedere allo sfratto.
Bina Bianchini