Residenti esclusi dal mercato immobiliare: lotta impari per una casa.

La crisi immobiliare nei paesi dell’Europa meridionale è alle stelle, rendendo sempre più difficile per i residenti trovare un alloggio dignitoso e a prezzi accessibili.

Migliaia di persone hanno manifestato in Spagna nell’ultimo anno chiedendo che le istituzioni pubbliche rispettino l’articolo 47 della Costituzione spagnola, che garantisce “alloggi dignitosi e adeguati” e richiede alla classe politica di “promuovere le condizioni necessarie e stabilire le regole” per il rispetto di tali norme.

Sebbene l’aumento dei prezzi delle case rappresenti un problema in tutto il Paese, la situazione è più critica nelle Isole Canarie e Baleari che nel resto del Paese.

Questa situazione drammatica si sta aggravando nelle zone costiere, sulle isole e nelle zone turistiche.

In un anno, i prezzi delle abitazioni sono aumentati dell’11,5 % in entrambi gli arcipelaghi, superando di gran lunga i massimi della bolla immobiliare del 2008.

Inoltre, secondo l’ Osservatorio degli affitti della Fundación Alquiler Seguro e dell’Università Rey Juan Carlos, il prezzo degli affitti nelle Isole Canarie è aumentato del 17,4% nell’ultimo anno, collocandosi tra i sei più cari del Paese.

Negli ultimi anni è diventato popolare un termine nato alla fine degli anni ’60 nella letteratura anglosassone e utilizzato per indicare lo spostamento della popolazione locale dai propri quartieri: gentrificazione .

Gentrificazione o come la gente del posto viene costretta ad abbandonare i propri quartieri

In origine, il termine gentrificazione era utilizzato per esprimere il processo di sostituzione sociale che si verifica in un quartiere, quando gruppi o residenti con un reddito più basso vengono sostituiti da altri provenienti da fuori con un reddito più alto.

Inizialmente, la gentrificazione riguardava quartieri degradati e impoveriti che, grazie al loro potenziale e ai prezzi più bassi, attiravano l’acquisto di proprietà da parte delle classi più abbienti.

Oggigiorno, il concetto è diventato più diffuso e viene utilizzato in un contesto molto più ampio, per riferirsi a qualsiasi tipo di spostamento sociale, collegato all’aumento dei prezzi delle case.

Nelle Isole Canarie, la gentrificazione è strettamente legata alla crescita esponenziale del turismo, che trasforma le aree residenziali in destinazioni per vacanzieri e investitori.

La gentrificazione è il risultato di molteplici fattori. Due in particolare spingono gli abitanti locali a lasciare i loro quartieri: il turismo, che favorisce la crescita incontrollata delle case vacanze, e l’abitazione vista sempre più come un bene di investimento anziché come un diritto fondamentale.

Sebbene la controversia sulle abitazioni turistiche sia stata ampiamente discussa, la speculazione immobiliare come causa dell’aumento dei prezzi delle case e della perdita di identità del quartiere è stata lasciata da parte nel dibattito.

Molti acquistano seconde case non per abitarci, ma come forma di investimento, e la loro ubicazione in una destinazione turistica incide significativamente sul valore e sulla redditività dell’immobile.

Di solito le persone acquistano nelle località turistiche perché possono trascorrervi le vacanze e, allo stesso tempo, sono luoghi in cui i prezzi degli immobili continuano a salire e questo li rende redditizi.

Le Isole Canarie sono una delle comunità autonome in cui la maggior parte delle case viene acquistata da stranieri non residenti.

Secondo il College of Property Registrars, nel corso del 2024, circa tre proprietà su dieci vendute sulle isole sono state acquistate da stranieri .

Gli abitanti locali, con salari inferiori del 31,9% rispetto alla media europea (dati del 2023) e tra i tre più bassi del Paese, devono affrontare una concorrenza sempre più agguerrita da parte dei cittadini europei per l’acquisto di una casa.

L’afflusso di investimenti stranieri fa lievitare i prezzi delle case, costringendo chi non può permetterselo a lasciare la zona.

Alcuni partiti regionali hanno proposto di limitare l’acquisto di abitazioni ai non residenti, una misura controversa considerando che la Spagna è membro dell’Unione Europea.

È possibile invertire la situazione?

Uno studio dell’Istituto di geografia e pianificazione dell’Università di Lisbona evidenzia il rischio che la popolazione locale possa essere costretta ad abbandonare i propri territori.

A livello globale, sono state adottate diverse misure con esiti variabili per contrastare questa problematica.

Secondo l’analisi, la crisi abitativa non deriva da una reale carenza di alloggi, ma piuttosto da un uso distorto delle proprietà, tra affitti turistici, abitazioni vuote e seconde case.

Per contrastare la speculazione immobiliare, viene proposta come soluzione immediata l’ottimizzazione del patrimonio edilizio esistente, eliminando le pratiche speculative e ripristinando la funzione sociale dell’abitazione.

Ad esempio, in Nuova Zelanda, Canada o ad Amsterdam, è vietata la stipula di accordi di multiproprietà , è consentito solo l’acquisto di un’abitazione come residenza principale e non è possibile acquistare un’abitazione che non sia destinata a tali usi.

Il governo delle Canarie ha contribuito al fenomeno speculativo non introducendo una moratoria turistica sulle case vacanze al momento dell’annuncio del progetto di legge sull’uso turistico delle abitazioni.

Di norma, durante la discussione di una legge, si applica una moratoria per sospendere le nuove registrazioni fino all’approvazione della normativa.

In questo caso, l’assenza di tale misura ha incentivato nuove registrazioni, aumentando il valore delle abitazioni già registrate e permettendo la successiva vendita delle licenze sul mercato.

A Lanzarote, da giugno 2023, il numero di case vacanze registrate è cresciuto dell’84,85%, raggiungendo quota 9.600.

Di Italiano alle Canarie